copyright - Fabrizio De Pasquale
default-logo

Archivio di settembre 2012

Posted On

Seduta fiume a Palazzo Marino, cessione di Sea a rischio

sabato, 29 settembre 2012

Da 22 ore e’ in corso una seduta fiume per l’approvazione della delibera con la quale si autorizza il Comune a vendere il  suo pacchetto azionario nella societa’ Milano Serravalle ( il 18,60%) in modo congiunto con le quote della Provincia ( 52,90 %) che le possiede tramite la holding ASAM.

Il Sindaco Pisapia e l’Assessore Tabacci  lo scorso anno a Ottobre aveva messo all’asta il 29, 75 % delle azioni Sea che erano state acquistate dal fondo d’investimento F2I, unico offerente che aveva messo 1 euro più della base d’asta.

Oggi Pisapia vuole approfittare del fatto che la Provincia deve vendere le sue quote di Serravalle e quindi si puo’ mettere insieme  all’asta il pacchetto di controllo della societa’ Spuntando un buon prezzo per le azioni del Comune che prese in se non valgono molto.

Infatti su questo punto anche le opposizioni sono d’accordo. I contrasti nascono dal fatto che insieme con queste azioni si mette in vendita una quota variabile di altre azioni Sea. Variabile perché il Comune ha di fronte 2 strade per quotare in borsa la quota minima di azioni che la legge consente di collocare, cioè il 25%. In entrambi i casi, siccome Pisapia deve tener fede all’impegno assunto dalla sua coalizione di non cedere il controllo della maggioranza (50,01 %) e quindi si dovrà procedere a un aumento di capitale che la scopo di diluire le quote del socio privato F2I.

Se anche la Provincia decide di vendere in borsa le sue quote di Sea, cioè il14,56, l’aumento di capitale dovrà coprire il 10,40 del flottante.

Se la Provincia non vendera’, cosa molto probabile visti i tempi strettissimi, il comune di Milano vendera’ l’8,10% delle sue quote e il resto del flottante sara’ reperito con aumento di capitale.

Pisapia ha motivato l’inversione di tendenza rispetto allo scorso anno quando il comune non volle andare in borsa , dicendo che ora il clima di borsa e’ più favorevole e l’immagine dell’Italia e’ migliorato perché non c’e più Berlusconi!

Carlo Masseroli intervenendo al nome del PDL ha detto che e’ stata la paura delle indagini in corso sulla cessione a F2I a spingere il Sindaco verso la quotazione per dimostrare che il Comune non e’ prono verso F2I.

Solo dopo una richiesta scritta di De Pasquale sono stati forniti alcuni documenti degli ascidie e alle 10 del mattino , con voto a maggioranza si e’ deciso di contingentare i tempi di discussioni, impedendo di fatto ai consiglieri di illustrare i propri emendamenti.

Sia PDL sia Lega non sono contrari a vendere le quote e hanno addirittura proposto che il Comune rinunci a essere maggioranza. Lamentano la brevita’ dell’esame della delibera , 2 commissioni  appena e una seduta fiume di 24 ore .” Soprattutto prima di vendere bisogna definire quali sono gli interessi della città, “ha detto De Pasquale PDL,” dal punto di vista aeroportuale, quinta prima stabiliamo, attraverso meccanismi di mercato come la differenziazione delle tariffe e della tasse di atterraggio e decollo , le diverse funzioni di Linate e Malpensa e cominciamo a fare gli interessi di Milano e non quelli , di volta in volta, di Alitalia o di alcune compagnie straniere.  poi cerchiamo di destinare i proventi di questa alienazione non per comprare aeroporti in altre citta’ , come detto dal presidente Bonomi, ma per riqualificare le periferie della citta’ .

E in atto una corsa contro il tempo perché la Sea ha comunicato che oggi e’ l’ultimo giorno utile per arrivare alla quotazione entro 2012 .

Fabrizio De Pasquale

 

Ne con i barboni ne con chi vuole sostituirli senza cambiare niente. Troppo facile indignarsi per Batman e aiutare Vendola e Lombardo a sperperare ancora

lunedì, 24 settembre 2012

La faccia di Batman, la festa in costume, le ostriche e lo champagne: gli ingredienti per suscitare interesse nei lettori e indignazione negli elettori ci sono tutti

Sono oramai giorni che la vicendadel Lazio tiene banco sui giornali. Un po sara’ per i particolari  pecorecci  ma c’e’dell’altro se mentre la piu grande industria italiana e’ in crisi e il mondo e’ sull’orlo di un conflitto di religione, non si parla che della Pisana!

Ci sono 2 buoni motivi per cui giornaloni e Tv battono su Batman. La prima e’ che bisogna ricordare agli Italiani che e’ tutta colpa della politica e ci vogliono i tecnici. Così mentre molti italiani cominciano a chiedersi quali virtu’ abbia il governo tecnico, tutti a parlare di Fiorito e Anagni mentre passa in cavalleria la notizia che il Governo ha rivisto le stime sulla crescita e ha fatto flop sulla tassa sulle imbarcazioni.

Il secondo motivo e’ che si da un calcio a chi e’ gia’ a terra, cioe’ al  PDL, nel tentativo di assestare il KO a Berlusconi e creare spazio elettorale per il sogno decennale dei poteri forti e dei loro giornali: nuovi soggetti politici ( Grande centro, Partito dei cattolici, Montexemolo) di cui si parla tantissimo ma che hanno sempre avuto un problema: non hanno i voti.

Altrimenti non si spiegherebbe perché vicende che sono costate molto di più delle barbonate dei consiglieri laziali siano subito sparite nel dimenticatoio: Penati che spende 250 milioni per comprare una autostrada già pubblica, Lusi che va in galera prima di spiegare come gestiva i 200 milioni di finanziamento della margherita.

Intendiamoci la truffa dei rimborsi ai gruppi consiliari illumina a vista il fatto che i partiti non esercitano più alcun controllo sul loro personale politico, che e’ spesso inadeguato e selezionato con criteri per nulla meritocratici. Il PDL su questo punto paga la sottovalutazione sul ruolo dei partiti di Berlusconi e il fatto di essere vissuto per quasi 2 lustri senza regole. I consiglieri laziali del PDL sembrano non dover rispondere ne a un partito ne a degli elettori che li avevano mandati li per combattere gli sprechi!

Ma la grande stampa si era mai accorta prima di quanto costasse il funzionamento di tutti i Consigli Regionali, non solo del Lazio? Le regioni rosse e quelle azzurre pagano quanto o più dei deputati i Consiglieri che si riuniscono una ventina di volte l’anno , producono pochissime leggi e hanno diritto al vitalizio. I giornalisti che oggi si indignano per i fondi ai gruppi consiliari sono gli stessi che appoggiavano la sinistra che strepitava per i tagli alle Regioni effettuati da Tremonti e poi da Monti . Nessuno che sollevasse il dubbio che forse c’erano qualche spesa da limare! E di Vendola e Lombardo, alleati del PD, chi ne parla a parte Libero e il Giornale?

L’indignazione a intermittenza non migliora l’Italia . La stampa faccia le pulci a tutte le sacche di sprechi e di inefficienze, compreso i sindacati e la magistratura. Per evitare poi di trovarci nuovi furbi alla Batman c’e’ una sola strada : ridurre tutte le forme di finanziamento pubblico alla politica e andare verso il modello anglosassone delle donazioni private detassate.

Fabrizio De Pasquale

 

 

Leave a Reply

*

Powered by keepvid themefull earn money