Più di 400 vie private senza manutenzione. Il Comune traccheggia

Nel disastrato panorama della manutenzione stradale di Milano un capitolo a parte riguarda le vie private.

In città esistono 720 vie private e di queste 460 fino aperte al pubblico, cioè vi possono liberamente circolare mezzi.

Si tratta di una eredità del passato degli anni 50 e 60 quando Milano cresceva così rapidamente che non c’era il tempo di pianificare strade e servizi pubblici che venivano poi costruiti in seguito. Accadeva così che alcune vie o pezzi di via venissero realizzati su suolo privato appartenente a condomini e enti.

Purtroppo sulla via privata il Comune non può intervenire ed è difficile trovare la necessaria totalità delle quote dei proprietari privati frontisti per decidere in assemblea di condominio di cedere la strada al Comune o di deliberare lavori.

Succede così che ci siano strade che, pur aperte alla circolazione, sembrano scenari di guerra: piene di buche, senza marciapiedi, senza illuminazione pubblica.

Ieri Granelli ha dato risposte molto fumose a vari comitati di cittadini esasperati. L’assessore già poco attento alla manutenzione stradale ordinaria sembra ancora più lento a decidere sulle vie private.

Ha annunciato un censimento, sai che passo avanti per cittadini che aspettano da anni! Qui bisogna assumersi delle responsabilità e non lasciar marcire i problemi.

C’è una cosa di buon senso e attesa da tutti che si può fare. Poiché la strada maestra, quella della cessione gratuita delle strade al Comune, è preclusa dalla difficoltà di ottenere il 100% del consenso dei proprietari cronisti, si applichi l’art 12 del Regolamento Edilizio, che consente al Comune di acquisire la disponibilità del bene qualora i privati non ne Curino la manutenzione. In questo caso il Comune potrebbe così disporre delle strade, deliberare la manutenzione e la illuminazione.