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La fluidità del traffico, ultima preoccupazione del Comune

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A Milano vengono cominate più multe che a New York. Quando però ce bisogno di un vigile è veramente difficile trovarlo per le strade, meno che meno ai semafori.
Le immagini sono di via Melchiorre Gioia lunedì pomeriggio. Sono bastate due gocce di pioggia per determinare una serie infinita di ingorghi, ma è stato  cosi anche in viale Forlanini e in via Mecenate.
Milano è una città con un traffico tutto sommato ordinato e scorrevole, basta però un po’ di pioggia, un cantiere, un incidente o uno sciopero per far saltare questo delicato equilibrio.
In quel caso considerando che il comune emette multe per 320milioni e ne incassa per 170milioni, sarebbe giusto che un po’ dei 3500 vigili milanesi fossero schierati per governare il traffico e indirizzarlo in maniera fluida. I vigili però dipendono dall’amministrazione e sono al servizio della volontà politica del sindaco e della sua giunta. Quindi è evidente che non verranno mai utilizzati agli incroci o per rendere il traffico più ordinato.
Questa giunta è contenta solo quando le auto rimangono imbottigliate. Il suo obiettivo è quello della eliminazione del traffico privato e poco le importa se un traffico congestionato significa mezza pubblici più lenti, più smog e meno qualità della vita dei cittadini. Quindi avanti così con gli automobilisti che devono fare da sè e il comune che oltre a disseminare di cantieri, ztl, musoni, marciapiedi allargati e ciclabili inutili, non mette al servizio della circolazione stradale un nutrito numero di vigili per i quali contribuenti ed automobilisti versano un bel gruzzoletto.
Fabrizio De Pasquale

Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Comunale di Milano.

L’articolo La fluidità del traffico, ultima preoccupazione del Comune proviene da Milano Post.

Source: Fabrizio c’è

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