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Verso le elezioni politiche del 4 marzo – Intervista su cinque temi d’attualità a Fabrizio De Pasquale candidato alla Camera dei Deputati per Forza Italia

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1) Iniziamo con una domanda sul mondo del lavoro. Secondo l’ultimo rilievo Istat, nel mese di dicembre rispetto a quello di novembre si sono persi 66.000 posti di lavoroSecondo l’Istat tra il dicembre 2016 e lo stesso periodo del 2017 c’è stato un decremento del 10,7% del lavoro femminile, molti sono ancora gli abbandoni dopo la prima maternità, cosa proponete per arginare questi fenomeni?
In generale il jobs act aveva avuto in effetto doping sulle nuove assunzioni che adesso è terminato. Per aumentare il lavoro in Italia in maniera più stabile e duratura non c’è altra strada che agevolare chi vuol aprire un’impresa e un’attività ,”chi vuole inventarsi un nuovo lavoro”, chi vuole fare auto-imprenditoria. Bisogna lavorare di più sul fronte del disboscamento delle pratiche, delle procedure, delle concessioni e dei permessi che ogni nuova attività è tenuta a richiedere. Consentendo per esempio alle aziende di produrre tutte le autorizzazioni dopo un certo lasso di tempo. Naturalmente bisogna lavorare molto sul fronte del credito. Infine, moltissima attenzione  andrebbe posta alle scuole tecniche e ai tirocini come accade solo in Regione Lombardia. Per quanto riguarda le donne esiste in Italia un gigantesco problema di scarsità di servizi e agevolazioni per le famiglie che penalizza molto le donne che hanno dei figli.

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2) Tutti parlano di taglio delle tasse ma una recente indagine ha appurato che pur essendo questo l’argomento dominante delle campagne elettorali degli ultimi 10 anni ben poco è stato realizzato pur in presenza della cosiddetta “congiunzione delle tre lune”: 1) tassi di interesse a zero ( una manna per un paese che ha 2.300 mld € didebito pubblico)  2) l’euro debole (che favorisce le esportazioni italiane) 3) petrolio a basso costo  Eppure in questi anni il debito pubblico anziché scendere è salito. Come possono essere credibili delle promesse di riduzione delle tasse adesso che il meglio di queste condizioni è alle spalle?

Effettivamente si è sprecato fra mancata spending review e  6 mesi di campagna per il referendum un periodo con un ciclo economico formidabile per l’Italia, non è un caso che nello stesso periodo tutti i paesi dell UE sono cresciuti più di noi. L’indicazione di Forza Italia per la flat tax e la riduzione delle tasse è chiaramente un indirizzo strategico. Sarebbe ingenuo pensare che possa essere realizzato tutto e subito ma è comunque un programma più credibile di quello di Renzi poiché in passato Berlusconi ha promesso e realizzato il taglio dell’IMU sulla prima casa e quello dell’Irpef. Per come è strutturato il sistema economico italiano anche un ulteriore taglio al cuneo fiscale, all’IRAP e una flat tax anche su percentuali alte come il 23% con la dovuta no tax area fino a 12 mila euro, darebbero finalmente quella scossa al paese che consentirebbe d crescere più del 2% e di avere quindi maggiore credibilità per discutere sui conti pubblici con Bruxelles.

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3) Molti hanno l’impressione che Forza Italia sia al traino della Lega Nord. Quando Maroni, a poche settimane dal voto, si è ritirato dalla corsa tutti pensavano che in una logica di alternanza sarebbe spettato a Forza Italia. Invece si è preferito un candidato molto meno noto di una piccola città, ma di ferrea fede leghista. Quali sono i rapporti di Forza Italia con la Lega Nord?
Da sempre Silvio Berlusconi ha una dote che manca a tanti politici, guarda ai risultati finali e non alle piccole questioni di partito. Non è interessato a che Forza Italia prenda mezzo punto percentuale più o in meno ma capisce che la madre di tutte le battaglie è che il centrodestra vinca le prossime elezioni politiche. Per fare questo bisogna fare il contrario di quello che fa la sinistra e mantenere uniti Forza Italia  e Lega Nord. Fregandosene dell’orgoglio di partito. Attilio Fontana è stato un ottimo sindaco dapprima di Induno Olona e poi di Varese.  Conosce la regione. Magari ha fatto fatica a calarsi improvvisamente nei panni del candidato alle prese con la ribalta mediatica ma sarà un grande governatore, concreto e riformista.
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4) Inquinamento, un problema che affligge in particolare anche Milano. La Commissione Europea ha lanciato un ultimatum per sollecitare l’intervento contro l’eccessivo inquinamento dell’aria anche al Governo Italiano. Quali sono secondo lei le misure adeguate per affrontare questo problema?

Sull’inquinamento l’unica strada ragionevole é fare investimenti pubblici sul trasporto pubblico ed in particolare per rinnovare un parco di mezzi pubblici molto obsoleto e inquietante. Poi più che divieti, ponti levatoi, pedaggi e altre forme d’accanimento contro le auto, servono incentivi verso chi cambia l’auto e chi rinnova le caldaie.

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5) Non possiamo non parlare dell’argomento di maggiore attualità e che tutti i giorni occupa le pagine dei nostri giornali: l’immigrazione. A di là degli slogan, quale pensa debba essere la gestione dei flussi degli immigrati e in particolare cosa pensa della controversa Legge sullo Ius Soli?

Sono contrario allo ius soli perché incentiverebbe ulteriore immigrazione. Inoltre, quello della cittadinanza italiana per i minori è  un non problema, perchè vivono serenamente nelle nostre strutture scolastiche  sportive e sanitarie. Occorre mettere fine all’invasione di cui siamo vittime se non vogliamo peggiorare a situazione di degrado e pericolosità di molte periferie.  Si può  con azioni diplomatiche, con azione di polizia internazionale contro le mafie che organizzano le traversate, con i rimpatri effettivi dei personaggi più pericolosi.
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Source: Fabrizio c’è

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