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Piazza Castello, De Pasquale: 10 anni per rifarla, ma rimane deserta e il traffico è deviato inutilmente

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“Alla fine per rifare piazza Castello ci vorranno 10 anni. Questo è il frutto di una scelta ideologica e di un puro capriccio politico della sinistra che voleva lasciare un segno. I progetti architettonici e le attività di animazione hanno seguito e non preceduto la decisione di chiudere la piazza. Quindi si susseguono aggiustamenti mentre la Piazza rimane deserta di animazione e il traffico tutt’intorno è congestionato e inutilmente deviato su Foro Bonaparte.” Commenta così Fabrizio De Pasquale, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, la notizia di riqualificazione di Piazza Castello e via Luca Beltrami.

 Il progetto definitivo del primo lotto di intervento, infatti, è pronto per essere sottoposto al parere della Sovrintendenza, della Commissione Paesaggio e del Municipio 1. Riguarda le aree di Piazza Castello e Largo Beltrami ed è stato redatto dagli architetti Genuizzi, Strambio, Banal e Ragazzo, vincitori del Concorso Internazionale di Progettazione bandito dall’Amministrazione.
Secondo palazzo Marino il progetto definitivo incrementa molto il verde (portando  a 184 il numero di alberi), recependo le osservazioni della Sovrintendenza, in particolare la richiesta di ridurre le superfici in calcestre e cercando di preservare l’originaria conformazione paesaggistico-architettonica consolidatasi tra l’800 e l’inizio del ‘900.

Il rendering del progetto redatto dagli architetti Genuizzi, Strambio, Banal e Ragazzo

Per quanto riguarda piazza Castello, come riferisce MiaNews, si dovrebbe “trasformare l’emiciclo della piazza da ambito prevalentemente destinato a funzione veicolare a “passeggio pubblico” pedonale dedicato alla sosta e all’incontro, connessione tra spazio pubblico e parco. Il progetto definitivo, rispetto alla versione precedente, prevede la creazione di un terzo filare di alberi lungo il perimetro della piazza, oltre alla già prevista integrazione di nuovi fusti nei due già esistenti. La continuità dei filari, posti a forma di “mezzaluna”, si interrompe solo in corrispondenza dei punti di attraversamento, allo scopo di mantenere invariate le vedute del Castello Sforzesco dalle principali vie di accesso (oltre alla centrale via Beltrami, anche in corrispondenza delle via Lanza, Minghetti, Ricasoli e Stella). È confermato l’utilizzo degli aceri ricci, tipici del bosco pedemontano lombardo.
In via Beltrami. A differenza da quanto proposto in fase di concorso, il progetto definitivo distingue la pavimentazione dello spazio prospicente il Castello, che verrà realizzata in calcestre in continuità con quella del Parco, da quella di via Beltrami, posta in continuità con quella di via Dante. Qui si prevede ora una pavimentazione differente tra le fasce esterne limitrofe agli edifici, già realizzate in asfalto, e il settore centrale, dove verrà utilizzato il Granito bianco di Montorfano con inserti di Beola grigia. Il passaggio centrale sarà a sua volta suddiviso in un percorso caratterizzato da ampi tappeti in cubetti di granito, affiancati da settori laterali pavimentati in lastre di grandi dimensioni.
Per le aree verdi attorno al Castello, il progetto definitivo prevede la riqualificazione dei viali che recingono il Castello Sforzesco lungo Foro Bonaparte mediante la sostituzione dell’asfalto con pavimentazione continua in calcestre. Anche le aiuole vengono riqualificate ed arricchite con arbusti ornamentali negli angoli maggiormente esposti a rischio di calpestio. Il tappeto erboso delle nuove aiuole valorizza la centralità del Castello.
Il progetto, inoltre, prevede la messa a dimora di 184 nuovi alberi (50 in più rispetto al progetto inziale) di cui 167 aceri. La maggior parte di questi andranno a rinforzare i filari esistenti, mentre alcuni saranno piantumati in posizioni isolate con un ruolo di valorizzazione paesaggistica. Per garantire la realizzazione del triplice filare in piazza Castelllo si prevede la sostituzione di un piccolo gruppo di lagestroemie di recente piantumazione con alberi di maggior pregio e dimensione.”
Dopo l’approvazione del progetto definitivo bisognerà procedere con quello esecutivo. L’intenzione sarebbe quella di iniziare i lavori del primo lotto entro il 2021.

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Source: Fabrizio c’è

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