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Milano allagata. Per le esondazioni del Seveso è tutto fermo e il Comune non pulisce pozzetti e tombini
Basta un temporale a mettere in ginocchio Milano. Interi quartieri sommersi di acqua e le strade come fiumi. La città è andata sott’acqua a causa di violenti temporali nella zona Nord: non solo il solito problema delle esondazioni del Seveso nella zona tra Piazza Istria, Viale Zara e Via Val Maira, ma anche il pessimo funzionamento dei tombini ha lasciato pozze d’acqua fino a meta pomeriggio.
Il tunnel di Via Negrotto chiuso, la M3 chiusa per alcune ore, la giornata rovinata a coloro che abitano a ridosso del Seveso.
Il Piano per evitare le esondazioni del Seveso approvato e finanziato nel 2014 e che doveva essere pronto a fine 2016 é lettera morta. A farlo andare avanti, contro le resistenze dei Comuni dove si dovrebbero costruire vasche e bacini di laminazione, dovrebbero pensarci Granelli e Sala. Figuriamoci !
Ma almeno sui pozzetti e tombini fuori uso la città più ricca e moderna d’Italia qualcosa in più potrebbe far subito.
Sala abbandoni per un attimo le sue ambizioni nazionali e i suoi progetti faraonici di riaprire i Navigli e si applichi a risolvere gli appalti incagliati del piano Seveso e il vergognoso stato di manutenzione di pozzetti e tombini.
Leggendo i giornali stamattina però sembra non sia successo nulla. È tutto ovattato in vista delle Olimpiadi.
Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Comunale di Milano.
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Source: Fabrizio c’è