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Il partito trasversale dei Sindaci e delle multe concede nuovi poteri agli ausiliari della sosta

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Da anni Forza Italia sta combattendo a Milano in Comune e a Roma in Parlamento una battaglia contro l’abuso delle multe fatte da Ausiliari del Traffico al di fuori dalle zone dedicate alla sosta gestita da società concessionaria. Nel caso di Milano io ho diffidato ATM e il Comune a non consentire agli ausiliari di fare multe al di fuori delle strisce azzurre. Le vecchie norme del Codice della Strada sono abbastanza chiare in materia, le sentenze dei giudici di pace e della Cassazione sono ondivaghe. Il vero scandalo è però la fame di soldi dei Comuni che spinge i Sindaci a superare ogni limite di legge e a sposare ogni interpretazione pur di aumentare  gli incassi da sanzioni stradali. Se ne fregano di diffide e pareri, puntano a incassare evitando di spendere per assumere Vigili,  affidandosi ad ausiliari che a loro costano un terzo dei ghisa.Un caso classico di abuso sono le multe rilasciate da Ausiliari ATM ad auto parcheggiate su marciapiedi ( magari in seguito a pulizie della strada) che non rientrano nella fattispecie delle zone a sosta regolamentata né nell’altra ipotesi prevista espressamente cioè l’intralcio a corsie e fermate di Mezzi pubblici.

Solo a Milano, capitale mondiale delle multe per scelta politica delle giunte di sinistra, i verbali emessi dagli ausiliari sono 700.000 l’anno e di questi la metà non riguardano le zone a parcheggio regolamentato. Si calcola che 15 milioni di introiti da multe siano irregolari e numerosissimi sono stati i verbali annullati in seguito a ricorsi di automobilisti.

Per mettere fine a questo equivoco e fare chiarezza il deputato di Forza Italia Simone Baldelli aveva predisposto un disegno di legge di riordino del Codice della Strada che faceva chiarezza sulle sanzioni accertabili dai Vigili Urbani (tutte) e quelle dagli ausiliari della sosta (sulla sosta regolamentata). Sembrava un obiettivo plausibile di semplificazione legislativa ma ecco che entra in campo la lobby dei Comuni, Anci , e quella delle società concessionarie della sosta.

In pratica nasce l’asse PD, M5S e Lega  che costituisce il partito trasversale delle multe. I sindaci, dalla Raggi a Sala ai molti primi cittadini della Lega, non vogliono rinunciare a un centesimo delle multe illegittime, anzi vogliono conferire poteri di riscossione alle varie ATM, ATAC e società di gestione della sosta. Né tantomeno vogliono assumere nuovi Vigili Urbani. E così, con l’emendamento PD approvato da Lega e 5 Stelle,  nel nuovo Codice della Strada si autorizzeranno figure che non sono pubblici ufficiali ma dipendenti di società interessate a fare cassa, a tartassare gli automobilisti.

Allora in vista delle prossime elezioni Municipali è forse venuto il momento di fissare e mettere nero su bianco nei programmi dei candidati sindaci i  diritti di quei cittadini e contribuenti   che  devono purtroppo usare l’auto per lavoro o per necessità. Una costituente degli automobilisti per evitare nuovi sorprusi

Fabrizio De Pasquale

Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Comunale di Milano.

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Source: Fabrizio c’è

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