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Sala cerca di distrarre il popolo dai suoi fallimenti sullo smog

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Dopo il conclamato fallimento delle politiche antismog Beppe Sala è stato costretto a fare una smazzata. Ha dovuto cioè spararla grossa per far sparire dai social e dai media le critiche sempre più diffuse e bipartisan per la totale inefficacia delle sue misure: Area C, Area B, ciclabili, Ztl etc.

Sala si è reso conto che la gente rideva anche dell’ultima crociata lanciata dai verdi: quella contro i negozi che tengono le porte aperte. Non sono gli impianti di riscaldamento o raffreddamento dei grandi mall commerciali a inquinare Milano. Per la semplice ragione che sono impianti energetici industriali moderni e poi sono numericamente ridotti e concentrati in alcune zone. Ora Sala forse ha capito che bisogna intervenire sulle caldaie più vecchie, le 2000 a gasolio sparse nella città, ma si rende conto che il suo disastroso Assessore Granelli ha sbagliato completamente il bando per spingere i condomini a cambiarle: con un finanziamento comunale del solo  5%  nessuna assemblea condominiale decide di cacciare fuori dei bei soldini e di avventurarsi in lavori  per cambiare questi produttori di fumo nero degli anni ’60 e ’70.

Ecco allora l’ultima sparata di Sala: vietare il fumo in città nel 2030.

Si tratta della solita mossa di marketing, fatta dal Sindaco della narrazione o, se vogliamo, della panna montata.

L’idea in sé è pure giusta. La libertà di fumare delle persone deve trovare un limite nel diritto dei non fumatori di non respirare fumo passivo. E la legge rivoluzionaria voluta dal Ministro Sirchia e dal Governo Berlusconi nel 2004 dovrebbe essere estesa a tutti i luoghi pubblici anche all’aperto.

Ma c’è un primo indizio che quella di Sala è solo fuffa, o meglio un modo per cambiare argomento di discussione. Questa strana idea di imporre il divieto nel 2030, quando lui non sarà più Sindaco da 4 anni anche nella ipotesi peggiore, cioè di una sua rielezione.

Poi cerchiamo di capire quali risultati hanno sortito molti divieti e norme che, se non vengono controllati e sanzionati, diventano grida manzoniane. A capodanno c’era l’ordinanza antibotti e sembrava di stare a Beirut. Teoricamente è stato approvato il Daspo anti sosta Rom ma i vigili non lo applicano. Né pare che il Comune protesti o si dia da fare per impedire che tonnellate di hashisc siano fumate ogni giorno in città.

Dunque caro Beppe, visto che sei Sindaco oramai da quasi 4 anni, prendi delle misure subito e falle applicare veramente. Quando si fanno delle ordinanze o dei regolamenti, se poi si mettono i vigili a farli rispettare questo approccio funziona, se no è solo un modo per mettere in scena argomenti meno scivolosi di smog, buche, scuole che cadono a pezzi, degrado e insicurezza. Tutte cose reali nella Milano da instagram di Beppe Sala

Fabrizio De Pasquale

Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Comunale di Milano.

L’articolo Sala cerca di distrarre il popolo dai suoi fallimenti sullo smog proviene da Milano Post.

Source: Fabrizio c’è

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