Attenzione, se votate Sala dal 2025 non ci si muove più
Il piano Aria Clima è l’enciclopedia dei sogni gretini. Il piano nella sua ingenuità è convinto che basti ridurre le emissioni a Milano per migliorare l’aria del bacino Padano. Obiettivo dimezzare le emissioni al 2030 e si spinge a prevedere il nostro futuro nel 2050. Sono 968 pagine, con molte ripetizioni, che contengono tutti i luoghi comuni dell’ambientalismo: “resilienza, gentrificazione, decarbonizzazione e altri paroloni alla page. Di impegni concreti per il Comune non ce ne sono. Non una riga sul costo degli interventi ne come farà il Comune a sostenerli.
Sui milanesi però si abbatteranno nuovi limiti alla libertà di movimento e persino agli stili di vita e alimentazione. Si va dagli impegni a ridurre, giustamente, lo spreco alimentare al Consiglio di lavorare e consumare nell’arco dei 15 minuti da casa.
Utopico e contro la libertà di scegliersi il mezzo più idoneo ai propri spostamenti è il principale obiettivo del Piano: “dimezzare gli spostamenti su auto privata entro il 2030!
Per far questo non si fa scrupolo di utilizzare strumenti di controllo di massa, da Stasi, come la centralina per contare i kilometri percorsi da ogni automobile nel corso di un anno, per non superare il limite consentito dal Sindaco. Oppure il divieto di ingresso ai Suv motivato dalla necessità di fermare le auto più pesanti. E la Zero emissioni zone, per cui entro la cerchia dei bastoni potranno entrare solo auto e moto elettriche. E gli altri si arrangino.
Non una parola sulla logistica né sugli effetti del Teleriscaldamento. E mai che passi per il cervello di Granelli e Sala che forse la tecnologia e la mobilità automobilistica cambieranno più in fretta dei loro piani burocratici e astratti.
La migliore prova che un futuro di monopattini e divieti non funziona sono le ciclabili vuote e il traffico impazzito di questi giorni.
Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Comunale di Milano.
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Source: Fabrizio c’è