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Perché il Comune vuole comprare di corsa le azioni della M4 che già controlla?

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Quale è l’interesse di un socio che ha il 66,67 % delle azioni di acquisire il restante 33,3% ?

E’ quello che si chiedono tutti dopo che il Comune di Milano ha autorizzato ATM ad acquisire le azioni della società SPV Linea M4 attualmente detenute da alcuni soci privati: Partecipazione Italia 9,63%, WeBuild 9,63, Hitachi Rail 11,29 e poi con quote molto più ridotte Ansaldo Breda, Mer Mec e Sirti.

La vicenda è intricata ma molto costosa: Atm dovrà versare 228 milioni ai soci privati della SPV linea M4, la società che sta terminando la costruzione della M4 da Linate a San Cristoforo e che avrà la concessione della linea per ancora 23 anni per recuperare dall’esercizio parte degli investimenti sostenuti per realizzare l’opera.

Dunque il Comune di Milano, che deteneva già la maggioranza e il controllo sulla società, dopo che sono stati svolti la maggior parte dei lavori e determinati  tutti i fornitori (cioè la ciccia del businness), decide di subentrare totalmente, tramite ATM,  ai soci privati nel rischio d’impresa insito nell’opera: detto brutalmente ricadrà tutto sul Comune il rischio che la M4 non generi i ricavi previsti dal piano  o che qualche ulteriore accidente ritardi la costruzione definitiva dell’opera aumentandone i costi finanziari.

Ai consiglieri comunali di opposizione che chiedevano il motivo di tale decisione repentina l’Assessore al Bilancio, Emmanuel Conte, ha paventato il rischio che i soci privati vendessero le loro quote. Non ha però fornito indizi su chi potesse comprare queste quote. Difficile immaginare un privato che, senza contare nulla, in quanto socio di minoranza, compra delle azioni in un settore, quello del servizio di trasporto pubblico, che in tutto il globo viene svolto, per ovvie ragioni sociali e ambientali, in perdita. I soci privati attuali (quelli in uscita)  avevano ben altri interessi quando la società fu costituita: erano tutte aziende costruttrici o fornitrici della M4!

Naturalmente per convincere la maggioranza di sinistra del Consiglio Comunale a votare in fretta e furia questa scelta, si è fatto ricorso a piene mani alla retorica del controllo pubblico e del “ pubblico è bello”. Si dimentica però che la M4 era ed è già a maggioranza pubblica e che il Comune ha già tutti gli strumenti per governare la mobilità e la M4. Tra l’altro se la M4 è in ritardo di 7 anni sulla consegna non è responsabilità dell’azionariato misto pubblico/privato ma del farraginoso coordinamento tra uffici comunali e direzione lavori in capo a MM.

E’ vero che i patti parasociali di SPV M4 già prevedevano, che alla fine dei lavori, purtroppo ancora lontana, vi fosse una crescita di ATM nell’azionariato e una progressiva uscita dei privati, ma non con questi tempi.

Questa fretta della Giunta leva le castagne dal fuoco alle aziende private che incasseranno subito 228 milioni, mentre costringe ATM a utilizzare i fondi di riserva e a  fare nuovo debito, mettendo ulteriormente a repentaglio le finanze di ATM già alle prese con introiti in calo. Insomma i privati che, dal loro punto di vista, fanno bene a far i loro interessi, incassano prima, si liberano di rischi futuri e fanno una grande affare. Mistero invece sulla fretta del Comune certamente non giustificata dalla remota futura possibilità di rinegoziare i mutui. Questa vicenda ricorda un po’ l’acquisto delle quote Gavio della società Milano Serravalle da parte della Provincia allora presieduta da Filippo Penati.

Fabrizio De Pasquale

Fabrizio De Pasquale ha 58 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media.  E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che questa dinamica città produce ogni giorno.  E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi cittadini.

L’articolo Perché il Comune vuole comprare di corsa le azioni della M4 che già controlla? proviene da Milano Post.

Source: Fabrizio c’è

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