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Archivio di dicembre 2015

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Il concerto di Caparezza ci costa 150.000 euro. Spennati da Pisapia fino alla fine

giovedì, 31 dicembre 2015

Milano 31 Dicembre – Perché devo contribuire con le mie tasse a pagare il concerto di Piazza Duomo di Caparezza? Il Comune infatti ha stanziato 150.000 euro per finanziare il concerto del rapper Caparezza, preceduto dal dj set de I Distratti e da Bombino. Già, ma perché con tutta la necessità che c’è di concentrare la spesa su alcune voci di assistenza sociale, dobbiamo pagare per uno spettacolo in piazza? Si parla sempre di spending review (versione, politically correct, della parola “tagli ” alla spesa che la sinistra ha sempre criticato), ma il Comune arancione non riesce a risparmiare nemmeno sulle esibizioni canore. E’ una bestia che consuma sempre più risorse che poi vengono coperte dai contribuenti con tasse crescenti e con tariffe più alte. D’altronde la sinistra, da quella degli anni 70 a quella arancione di oggi, ha sempre pensato di ingraziarsi il popolo con lo spettacolo gratuito, col “panem et circenses “.

Mancano soldi per gli insegnanti di sostegno, per i sussidi al minimo vitale, per gli straordinari dei Vigili, ma si sono trovati 2 milioni per le domeniche senza auto (con spettacoli), 120.000 euro per il Festival degli artisti di strada, centinaia di migliaia di euro per sovvenzionare i murales, 9 milioni per il bilancio partecipato….e l’elenco potrebbe continuare.

Siamo contro la voglia di divertisi? Ma quando mai ! E’ che non deve essere il Comune a finanziare queste attività, che si facevano spesso pure in passato, ma erano finanziate da sponsor, che in un palcoscenico come Piazza Duomo fanno a gara a partecipare.

Buon fine anno e che sia l’ultimo della Milano arancione.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia.

 

Bravi a protestare, incapaci di governare

martedì, 29 dicembre 2015

Milano 29 Dicembre – 25 gennaio 2010: un gruppo di consiglieri Comunali del Pd tra cui l’Assessore Majorino, Baruffi, Capo di gabinetto Pisapia e Corritore, presidente MM, inscenano una protesta in Consiglio Comunale perché le polveri sottili hanno superato i limiti per 10 giorni di fila (con ieri siamo a 33). Quell’anno, l’ultimo della amministrazione Moratti, le giornate di superamento saranno 81, oggi sono 99!

Oggi che la sinistra è al Governo invece si indigna con l’opposizione di centrodestra perché questa afferma che il blocco è inutile. L’ennesima dimostrazione del doppiopesismo della nostra sinistra figlia del PCI.

Naturalmente, siccome quando la sinistra governa diventa di solito un po’ più realista, ecco che adesso hanno scoperto una banalità : il problema è di tutta la pianura padana e non di Milano. Oppure che è un po’ colpa del clima!

Però la sinistra non rinuncia al manicheismo: governano in Comune, Pisapia è Sindaco di tutta l’area metropolitana (ma non se ne è accorto), sono al Governo nazionale con Renzi e, a sentire loro, la colpa è della Regione!

La verità è che la sinistra è bravissima con le mascherine, i palloncini e le mamme antismog, a protestare. Se però deve governare e attuare le sue poche e confuse idee stiamo freschi.

L’inquinamento in questi decenni è calato grazie ai progressi tecnologici compiuti dall’industria. Compito delle amministrazioni è agevolare, incentivare i cittadini a rinnovare il parco auto e quello caldaie. E investire nel trasporto pubblico per renderlo competitivo. I blocchi, i divieti, i pedaggi, le vessazioni cui Maran ha sottoposto gli automobilisti in questi anni non servono a migliorare l’ambiente.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

Maran scarica sui milanesi 5 anni di fallimenti

giovedì, 24 dicembre 2015

Milano 24 Dicembre – La città è oramai immersa in una coltre di smog da 40 giorni e che fanno Maran e Pisapia ? Fanno un inutile blocco del traffico mentre questo non c’è, tanto per far vedere che fanno qualcosa e se la pigliano con la Regione.

I dati parlano chiaro: dopo 5 anni di amministrazione di sinistra lo smog è ancora quello di prima e l’andamento delle polveri sottili dipende dal vento e dalla pioggia o non dalle futili misure prese da Pisapia e Maran. Il pisapia-maran-121304miglioramento complessivo rispetto a 40 anni fa si deve alla modernizzazione del parco auto e dei fumi industriali.I più di 100 milioni di euro incassati grazie ad Area C (e con le relative multe siamo a 140) non sono stati investiti in misure strutturali per abbattere le emissioni, ma sono stati dilapidati in iniziative puramente propagandistiche come le domeniche senza auto o simboliche come le zone 30kmh o le piste ciclabili disegnate col pennello.In quattro anni nulla è stato fatto per rendere meno inquinanti le auto del Comune, dei Vigili, di Amsa, i mezzi Atm, addirittura il car sharing. Nulla è stato fatto per sostituire le caldaie dell’immenso patrimonio pubblico comunale (uffici, scuole e case popolari ). Nemmeno è stato veramente incentivato il Teleriscaldamento, il cui piano di distribuzione procede a rilento e in ritardo di 3 anni.

La linea scelta da Maran è stata solo la punizione degli automobilisti, mentre nulla è stato nemmeno progettato per incentivare i privati ad usare le auto elettriche, il riscaldamento con pompe di calore o il teleriscaldamento. Zero progetti anche per una logistica delle merci diversa dai furgoni diesel perennemente parcheggiati in doppia fila, né per un moderno lavaggio delle strade che in periodi come questo sarebbe di aiuto.

Le misure che Maran ci impone durante le festività possono solo creare disagi a chi non può permettersi di andare in vacanza, agli anziani, a chi lavora. Tra l’altro in quei giorni, con le scuole chiuse e molti in ferie, sarebbero comunque circolate metà delle auto. E’ il tipico atteggiamento di politici incapaci, della sinistra : “diamo un segnale”. E così si penalizza il privato cittadino, mentre il pubblico, che doveva agire e non ha fatto nulla, si scarica ogni responsabilità.

Da notare poi la ipocrisia di Maran: se la piglia con la Regione, che in questi anni ha fatto una cosa utile dando incentivi a chi sostituisce le proprie auto e motorini con mezzi meno inquinanti o a chi mette il filtro antiparticolato e però tace sulla Area Metropolitana, governata da Pisapia. Un ectoplasma che tutti dicono dovrebbe agire in materia ambientale e che invece non riesce nemmeno a coordinare i Comuni dell’hinterland.

Una ultima domanda: se dentro Expo i mezzi erano tutti elettrici perché a Milano non si è mai provato veramente a farli adottare in primis al parco auto comunale?

Così Fabrizio De Pasquale, consigliere comunale Forza Italia

 

Nuova moschea fai da te a Quarto Oggiaro

domenica, 20 dicembre 2015

Milano 20 Dicembre – Mentre il Vicesindaco e Candidato alle Primarie ribadisce il sostegno del Pd alle moschee, nascono moschee fai da te ovunque senza che nessuno controlli.

L’ultimo caso è a Quarto Oggiaro, periferia nord ovest. In Piazza Renato Simoni, quasi all’angolo con Via Lopez, una ex panetteria è stata trasformata in moschea.

Ogni venerdì alle 12 si assiste alla stessa scena: decine di persone entrano da una porticina lasciando le scarpe sul marciapiede.

Al momento le presenze si aggirano sulla cinquantina, ma non è difficile prevedere che se non si correrà ai ripari ben presto si formeranno assembramenti maggiori e presenza di attività collaterali.

Dopo le segnalazioni dei residenti della zona, preoccupati dalla assoluta mancanza di informazioni sulle attività che si svolgono all’interno dell’ ex forno, ho scritto al Sindaco e al Questore.

Ho segnalato che siamo in presenza di un cambio di destinazione d’uso non consentito e manca ogni informazione sui responsabili e sulle attività del nuovo nuovo luogo di culto, mentre questo tipo di riunioni andrebbe segnalato alla Questura.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

La sinistra si schianta sugli scali ferroviari. Tutto da rifare

sabato, 19 dicembre 2015

Milano 19 Dicembre – Ieri sera, allo scoccare della mezzanotte, è scaduto il termine entro il quale il Consiglio Comunale poteva approvare l’accordo di programma sugli Scali ferroviari.

A quel punto non essendo sta approvata la delibera, come prevede la legge, l’accordo è stato dichiarato decaduto.

Si tratta della più grande sconfitta per Pisapia che in pratica è stato sfiduciato su un singolo provvedimento ma di importanza strategica. Nella prima votazione i no erano stati 23 contro 21 si, poi l’assurda pretesa di rivotare la delibera bocciata che si e’ infranta contro lo strenuo lavoro dell’opposizione compatta che ha resistito 31 ore in aula per non farla rivotare.

Dunque l’unico grande progetto che la Giunta arancione poteva lasciare alla prossima amministrazione è caduto. Bisognerà ripartire da zero per decidere cosa fare sul milione e 200.000 metri quadri dei 5 scali ferroviari di Farini, Porta Genova e Romana, Lambrate e Greco.

Questa vicenda dimostra che la sinistra, sempre più avvitata in faide interne non è affidabile per governare il futuro. Il centrodestra invece quando sa essere compatto e presente può vincere.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere comunale di Forza Italia

 

Balzani presenta bilancio con un buco. La spesa cresce sempre

giovedì, 17 dicembre 2015

Milano 17 Dicembre – – Il Bilancio di previsione 2016 che il Vicesindaco Balzani ha presentato oggi in commissione contiene un buco e ha il solo scopo di garantire il massimo delle spese nei sei mesi pre elettorali.

Infatti il bilancio 2016 si regge su 209 milioni di entrate Tasi che Renzi ha già detto di volere abrogare. A quel punto non è nemmeno immaginabile che il Governo, con un fondo di compensazione di 570 milioni per tutta Italia, possa concederne il 40 per cento a Milano, cioè 209 milioni. E’ chiaro che la prossima Giunta si troverà a dover coprire questo buco e a riscrivere il bilancio una volta entrata in carica.

Non cambiano le tendenze del quinquennio Pisapia incentrato sulla filosofia “tassa e spendi”. Le entrate da tasse comunali hanno raggiunto un miliardo e 400 milioni, cioè 770 milioni in più rispetto al tempo della giunta Moratti, mentre la spesa continua a crescere a ritmi vertiginosi passando dai 2 miliardi e 581 milioni del 2014 a 2 miliardi e 810 milioni nel 2016, ovvero il 10 per cento in più in due anni”.

Fabrizio De Pasquale, consigliere comunale di Forza Italia

 

Qui comando io e si gioca finché non vinco io

martedì, 15 dicembre 2015

Milano 15 Dicembre – Avete presente i bambini viziati che vogliono giocare a calcio finché non vincono loro? E pretendono di chiudere la partita solo una volta passati in vantaggio? Ecco questo è quello che sta avvenendo al Comune di Milano sulla delibera degli Scali Ferroviari.

Il 9 Dicembre, dopo 2 commissioni e un dibattito in aula nel quale le posizioni erano chiarissime, la delibera viene votata e bocciata. 23 voti contrari e 21 favorevoli. Fra i 23 contrari ci sono 18 consiglieri di opposizione ( Forza Italia, Lega, FDI, Polo dei Milanesi e M5Stelle), ma anche 5 di maggioranza che avevano preannunciato voto contrario.

Pisapia che era in aula un secondo prima, sparisce per fare un intervista. 3 Consiglieri di sinistra che erano via per il ponte di Sant’Ambrogio o in polemica, sono assenti.

Beccata la scoppola della bocciatura, la maggioranza decide di cambiare le regole e fa una cosa che nel corso di un secolo e mezzo non si è mai fatta: riapprova la stessa delibera in Giunta e cerca di farla rivotare dal Consiglio entro il 18 dicembre, termine entro cui, per legge, un accordo di programma va ratificato.

In pratica siccome hanno perso, la partita va rigiocata! Come sempre la sinistra invoca le regole quando le fa comodo, ma in questa occasione invece pretende di modificarle a proprio piacimento.

La delibera è la stessa di prima, dunque cosa è cambiato e perché vogliano rivotare, fregandosene delle regole? Azzardiamo una ipotesi. Qualcuno che aveva messo gli occhi sulle aree degli scali ferroviari ci è rimasto male e adesso mette fretta al “partito degli onesti”.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere comunale di Forza Italia

 

Lo smog sale e spazza via le frottole di Pisapia e Maran

lunedì, 14 dicembre 2015

Milano 14 Dicembre – Lo smog rimane e si accumula nell’aria di Milano. E fa giustizia di tutte le fesserie che per decenni la sinistra ha raccontato sull’ambiente.

Bastano alcune settimane senza pioggia e senza vento e le polveri sottili ristagnano e crescono nell’aria di Milano. E tutte le fantastiche misure della sinistra per abbattere l’inquinamento a che sono servite? Quanto è diminuito lo smog con Area C? E le piste ciclabili mal disegnate e peggio realizzate quante auto hanno tolto di strada in un freddo Dicembre? E le zone 30 km h, la Piazza Castello chiusa, i parcheggi per la sosta eliminati a cosa sono serviti se non a congestionare il traffico e a produrre nuovo inquinamento di auto che girano disperatamente?

Ora si corre ai ripari con appelli ridicoli del tipo “tenete le porte dei negozi chiuse ” o “abbassate il riscaldamento”, o anche con misure piu logiche come i biglietti scontati. Ma sono palliativi. Scommettiamo che fra poco verranno riesumate le inutilissime domenica senza auto?

Questo secco Dicembre una cosa però ce la ha svelata. Forse tutti divieti, le gabelle e le misure di Pisapia non erano per l’ambiente ma contro gli automobilisti. Forse l’odio per l’auto, per la libertà di mobilità privata ha sostituito altri pregiudizi anticapitalisti e antiindustriali che da sempre allignano nelle teste di sinistra.

Se non fosse così ad esempio i 25 milioni (piu relative multe) che il Comune incassa per area C sarebbero già stati investiti per Pulman elettrici, o per rendere meno inquinante l’immenso parco veicoli di Atm, Amsa, Comune etc.

E che dire del fatto che, ossessionato dalle auto, il Comune dimentica invece il riscaldamento? Pur avendo la possibilità di sviluppare il teleriscaldamento attraverso la sua azienda A2A, si procede con lentezza e 4 anni sono stati buttati via senza adeguare impianti di edifici pubblici e case popolari.

Manco uno studio poi per ammodernare la logistica di questa città basata ancora su furgoni diesel che, parcheggiati in seconda fila, scaricano le merci. Così pure per un lavaggio effettivo delle strade, che in periodi climatici come questi aiuterebbe.

E che dire degli zero incentivi comunali ai taxi che usano auto non inquinanti o delle numerose flotte di car sharing di cui solo l’ultima entrata in servizio dispone di auto elettriche?

Pisapia e Maran insomma ci hanno reso impossibile la circolazione, ci hanno riempito di gabelle e multe, ma non hanno programmato nulla in 5 anni per diminuire le emissioni inquinanti.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere comunale di Forza Italia

 

Ufficio nuove complicazioni di Pisapia: tocca allo Sport

venerdì, 11 dicembre 2015

Milano 11 Dicembre – Un ennesimo, complicato, lunghissimo regolamento sta per abbattersi sulla città di Milano. La giunta vuole approvare un ” Codice Etico ” dello Sport. In pratica tutte le società sportive dovranno sottoscrivere una trentina di pagine di principi solenni (dalla legalità alle discriminazioni, al rifiuto di ideologie violente) e, soprattutto, produrre tonnellate di nuova documentazione sulla propria attività, sulle proprie finanze, sui propri soci e dirigenti.

In pratica mentre centinaia di società sportive dilettantistiche si dannano l’anima per far fare quella pratica sportiva che né il Comune né la Scuola garantiscono ai nostri ragazzi, il Comune omniscente e iperdirigista di Pisapia vuole mettere sotto controllo i poveri dirigenti delle società sportive. E obbligarle a sottoscrivere il Codice per avere impianti in concessione.

Chi fa il dirigente sportivo, quasi sempre svolge tali attività per volontariato e con grande passione e spirito di sacrificio; ora dovrebbe compilare nuove scartoffie che nessuno mai leggerà mentre il Comune non costruisce un impianto che sia uno, è in ritardo su tutti i suoi lavori (vedi Palalido) e non sostiene né finanziariamente né con agevolazioni tariffarie o altro le suddette società.

Tutto ciò poi sarebbe motivato da un caso, ben noto, di infiltrazione mafiosa nella gestione del centro sportivo Iseo concesso dal Comune a privati. La lotta a queste infiltrazioni non è solo condivisibile ma assolutamente necessaria e prioritaria. Che però debba essere materia su cui il Comune legifera, in presenza di una magistratura e una prefettura che possono già operare con ben più efficaci strumenti, è proprio il frutto di una cultura sia burocratica che velleitaria.

Ognuno deve svolgere il suo compito: il Parlamento fa le leggi, la Magistratura applica le leggi e i Comuni hanno il compito di promuovere direttamente o indirettamente (meglio ancora secondo la nostra visione di sussidiarietà) la pratica sportiva. E le società sportive sono la salvezza di tante periferie e devono essere aiutate e non ostacolate.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

Bocciato il Piano sugli scali ferroviari. La sinistra non ha più i numeri per governare Milano

giovedì, 10 dicembre 2015

Milano 10 Dicembre – Pisapia non ha più la maggioranza in Consiglio Comunale. La sinistra si spacca e uno dei provvedimenti più importanti di carattere urbanistico viene addirittura bocciato dall’aula di Palazzo Marino.

È successo ieri sera quando si discuteva di Accordo di programma tra Ferrovie, Comune e Regione per il futuro delle aree degli scali ferroviari. Questo provvedimento doveva indicare cosa fare dei milioni di metri quadri distribuiti tra Scalo Farini, Lambrate, Porta Romana, Porta Genova e Greco. E soprattutto quali contropartite il Comune avrebbe ottenuto dalle Ferrovie in cambio del via libera alle trasformazioni dell’area.

Ieri sera le opposizioni hanno finalmente votato compatte in 18 (Forza Italia 9 su 9, Lega 3 su 4, FDI 2 su 2, Polo dei milanesi 3 su 3, 1 Cinquestelle), ma è stata la sinistra ad andare in frantumi. L’accordo di programma ha raccolto solo 21 voti tra Pd e Sel. Hanno votato No anche Basilio Rizzo e Sonego dei Comunisti Italiani, il presidente della Commissione Urbanistica Roberto Biscardini (socialisti), il consigliere Grassi dell’Idv e il radicale Marco Cappato. Quindi 23 No e 21 Si. Assenti 3 consiglieri del PD e pure il Sindaco, che si è allontanato dall’aula qualche secondo prima del voto.

La incredibile bocciatura di un un provvedimento che era in gestazione da 4 anni e mezzo fa capire a che punto sono arrivate le fratture innescate dalle primarie. Fra il PD milanese che deve seguire, con molti mal di pancia, l’indicazione di Renzi per Giuseppe Sala e tutta la sinistra arancione e rossa che segue Pisapia e la sua candidata Balzani è guerra totale. Accuse e ripicche per la corsa a Sindaco bloccano la amministrazione.

Qualche giorno fa si è arrivato all’assurdo dell’incontro tra Renzi e Pisapia con la Balzani. Sindaco e Vicesindaco anziché avanzare richieste per Milano, dai poliziotti in più ai fondi per il post Expo, hanno disquisito col Premier sulla data delle primarie e sulle loro modalità di svolgimento.

Tutti presi dalle primarie, nessuno che si cura di Milano.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

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