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Archivio di novembre 2015

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La biblioteca Sormani diventa dormitorio

sabato, 28 novembre 2015

Milano 28 Novembre – Uno dei tempi del sapere milanesi è adibito a centro accoglienza. La bellamilano di Pisapia non finisce mai di stupire!

La biblioteca Sormani, sede centrale del servizio bibliotecario comunale, è ospitata in un palazzo del 700, progettato dall’Architetto Richini. Divenuta biblioteca comunale 60 anni fa è stata frequentata da generazioni di studenti ma versa da qualche tempo in pessime condizioni. Non per motivi di manutenzione ma per le pessime frequentazioni.

Palazzo Sormani è diventato, nel disinteresse generale del suo proprietario, il Comune, il ritrovo di un nutrito gruppo di senza dimora che approfittano della tradizionale apertura gratuita dei luoghi di cultura milanesi. La sala lettura dei quotidiani è trasformata in dormitorio. Spesso gli ospiti litigano ad alta voce e parlano al telefonino. Nei bagni si trovano spesso clochard con tanto di bagagli e sacchi intenti a farsi la barba o altre forme di lavaggio personale.

Le sale del piano terra sono utilizzate, soprattutto quando fa freddo, dai senza fissa dimora per bivaccare, mangiare e bere, con inevitabile fastidio per chi dovrebbe studiare e fare ricerche.

Il Comune proprietario dell’immobile si disinteressa come sempre di ogni problema di degrado. I dipendenti sono tenuti a tenere aperta la biblioteca e non intendono fare più di questo. E poi figuriamoci se questa Giunta manda un vigile per identificare e allontanare un clochard: nella sua visione costoro hanno solo diritti e non doveri.

Dunque anche la cultura e la storia di Milano devono inchinarsi al buonismo di sinistra per cui non è possibile allontanare qualcuno né far rispettare la legge a chi si autodefinisce bisognoso.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

Palazzina Liberty imbrattata: gli annunci della Rozza sono fuffa

giovedì, 26 novembre 2015

Milano 26 Novembre – Imbrattata di nuovo la palazzina Liberty, ma è tutta la città ad avere ancora più sgorbi di prima. Nessuno vigila sulle crew, nessuno ripulisce, Milano è la città messa peggio su questo fronte del degrado. Fra conferenze stampa e annunci l’Assessore Rozza ha dichiarato di aver risolto il problema una decina di volte.

Proprio alla palazzina Liberty si è capito che le pellicole antigraffito posizionate dalla Rozza erano la solita fuffa propagandistica. Così come l’appalto per le pulizie degli edifici pubblici, assegnato con procedura straordinaria Expo a una società che mai se ne era occupata prima e che è stata sospesa dal Prefetto.

Intanto è partita l’iniziativa ” muri liberi” che ha assegnato un centinaio di pareti pubbliche ai graffitari. Il fatto di avere questi spazi liberi, non disincentiva per niente la volontà degli stessi graffitari di trasgredire con il proprio segno su proprietà private e su luoghi pubblici.

Lungo la via Plezzo c’è un lunghissimo rilevato ferroviario autorizzato dal Comune alla cosiddetta street art. Eppure sul marciapiede di fronte, gli edifici sono comunque oggetto di scritte e graffiti, così come una bella cascina su Via Palmanova, collocata a 30 metri dai “muri liberi”.

La ricetta per ridurre il fenomeno, come altrove si è riuscito a fare, c’è già.C’è bisogno di punizioni esemplari per i vandali, banche dati sui graffitari, agevolazioni vere per i privati che puliscono e il Comune che dà il buon esempio ripulendo i propri edifici. Sempre il Comune deve promuovere una sana educazione civica nelle scuole, abbandonando messaggi ambigui tipo il finanziamento pubblico a iniziative di street art e il buonismo verso chi fa graffiti “politici”.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

Conto, partecipo, scelgo? No, pago la propaganda che copre le promesse non mantenute

mercoledì, 25 novembre 2015

Milano 25 Novembre – Conto, partecipo, scelgo recita la pubblicità promossa a spese nostre dal Comune di Milano. Dopo la bufala dei 50.000 alberi piantati ecco la storia del “Bilancio Partecipato”. Che roba è ?

Su un bilancio 2015 di 6,2 miliardi del Comune di Milano, Pisapia e l’Assessore Balzani hanno deciso che 9 milioni, pari allo 0,0014 saranno spesi su progetti segnalati dai cittadini. Un milione per ogni zona, ma solo per progetti in conto capitale, cioè per realizzazione di interventi materiali e duraturi non per servizi o eventi.

Per decidere come spendere questi soldi il Comune intanto ha distribuito un po di consulenze : 200.000 euro tra Irs, Avventura Urbana, Arci (uellà che novità) e Acli. Poi si sono svolti vari incontri informativi nelle zone ai quali hanno partecipato 2000 abitanti su più di un milione e duecentomila (0,016 %). Quindi sono stati sorteggiati fra questi 300 cittadini che divisi per zona (i cd laboratori) hanno approfondito bisogni del quartiere e hanno selezionato un po’ di idee per ogni zona.

Ancora per qualche giorno si può votare per scegliere fra le proposte selezionate.

Ma se andiamo a vedere i progetti selezionati scopriamo che si tratta essenzialmente di progetti per migliorare il verde, le piste ciclabili, la sicurezza stradale, gli spazi pubblici, gli edifici scolastici. Tutte cose auspicabili, ma perché non le hanno fatte prima? Erano già inserite nel programma di Pisapia e sono nei cassetti, magari sotto altro nome, nell’elenco dei progetti preliminari di opere pubbliche che la stessa Giunta Pisapia non ha mai finanziato in 5 anni.

Ad esempio in zona 2 si vuole realizzare alcuni campi sportivi, tra l’altro distruggendo la vecchia piscina del Parco Trotter sul quale gli arancioni fecero grandi promesse, ma i fatti stanno a zero.

Insomma il bilancio partecipato è un modo per far credere di contare ai cittadini mentre il Comune e i Consigli di Zona eletti e pagati dai cittadini stessi accumulano ritardi astronomici nel fare le cose promesse.

Ma poi perché i cittadini possono solo decidere come spendere lo zero virgola e non possono invece decidere come fare a ridursi le tasse, riducendo le spese che loro ritengono più inutili, magari partendo dai tanti progetti targati Arci, Legambiente, Caritas? Anche quello sarebbe partecipazione.

Infine una piccolo dettaglio come sempre nascosto dalla propaganda di Palazzo Marino. Le idee selezionate col clic, dovranno essere sviluppate dai tecnici comunali, tradotte in progetti esecutivi, approvate dalla Giunta, finanziate, messe a gara e infine realizzate, se tutto va bene, fra un paio di anni, nel 2018 !

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

Via Juvara nuova tappa della crociata anti sosta. Poteri speciali Expo per fare i cordoli!

lunedì, 23 novembre 2015

Milano 23 Novembre – Eliminare i parcheggi per le auto è un obiettivo dichiarato di Pisapia e Maran. L’ideologia arancione è inflessibile: il proprietario di veicoli deve essere scoraggiato non solo a usare l’auto ma anche a tenerla parcheggiata. Sono quasi 3.000 i posti auto sacrificati in città, ogni scusa è buona: zone 30 km/h, piste ciclabili, corsie preferenziali, trasformazione da lisca di pesce a parcheggio lineare.

Il Comune, nella visione arancione, non deve preoccuparsi di fornire posti auto alternativi: chi possiede un’auto si arrangi. Anche in Via Juvara questo dovrebbe accadere ma i cittadini si sono ribellati.

La vicenda di Via Juvara ha dell’incredibile: la Giunta decide di spedere 1,4 milioni per proteggere le alberature in una serie di strade, fra cui Via Juvara, dove gli alberi sono oramai cresciuti. Si potrebbe usare una pavimentazione inerbita, ma l’obiettivo è liberare il parterre e togliere posti auto.

Il Comune sbaglia anche a inviare il progetto agli uffici e così la Zona 3 non può dare utili suggerimenti: ad esempio che nella zona sono già spariti molti posti auto, da Viale Romagna a Largo Rio de Janeiro, da Via Del Sarto a Via Plinio.

Ma c’è altro. L’appalto per realizzare le protezioni delle alberature è stato realizzato con procedura commissariale. Quindi non si è fatta una gara per selezionare l’impresa che eseguirà i lavori, ma si è proceduto semplicemente a invitare alcune imprese.

Poniamoci una domanda: cosa c’entra il Commissario Expo con questi banalissimi lavori di risistemazione dei marciapiedi? Che c’entra Via Juvara con i lavori d’urgenza Expo per realizzare Metropolitane e svincoli? Probabilmente nulla e quindi è solo un espediente per effettuare piu in fretta i lavori senza dover sottostare al controllo democratico e a possibile ricorsi.

Adesso i lavori in Via Juvara sono bloccati in seguito a una mia diffida e a un esposto alla Corte dei Conti presentato dal Comitato spontaneo di Via Juvara. Il Consigliere di Zona 3 Marco Cagnolati (FI) sta cercando di ottenere modifiche al progetto.

Solo un cambio di amministrazione però potrà liberare Milano da questi sprechi di danaro pubblico e da questa assurda crociata contro la sosta delle auto.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

La bufala dei 50.000 alberi piantati. La realtà delle 800 piante secolari abbattute.

domenica, 22 novembre 2015

Milano 22 Novembre – L’Assessore Chiara Bisconti ieri l’ha sparata grossa: Milano in 4 anni ha piantato 50.000 alberi in più. Non è stato spiegato però il dettaglio di questi numeri assolutamente sbalorditivi. Sarà necessario presentare una interrogazione per capire dove e di quali dimensioni siano questi alberi. taglio alberiAl momento i milanesi non si sono accorti di tutto questo nuovo verde, quindi si tratta probabilmente di piantumazioni che vanno a sostituire piante ammalorate o non attecchite e di nuovi cespugli.

Abbiamo visto invece più di 800 alberi storici abbattuti fra M4, filovie, presunte malattie e nuove piazze e ciclabili.
Soprattutto è pari a zero, nell’elenco delle opere pubbliche dal 2011 finanziate dalla Giunta, la quota degli investimenti nel settore Parchi e Giardini.

Può esserci stato qualche completamento di parchi realizzati da privati a scomputo oneri di urbanizzazione, ma clochard nei giardininemmeno tutti quelli: a Porta nuova ad esempio il famoso campo di grano copriva il ritardo nel realizzare il parco previsto sotto i grattacieli.

Per il resto l’appalto di gestione del verde è scaduto da 2 anni e ovunque si riscontra tanto degrado e poca sicurezza nei giardinetti. Per non parlare delle aree cani. Sono il risultato di una Giunta che ha studiato per 4 anni un regolamento astratto e complicato senza nemmeno approvarlo. Non hanno capito che per fruire il verde bisogna proteggere bambini e famiglie da delinquenza, spaccio e insediamenti di clochard.

A peggiorare la situazione l’idea di riaprire i parchi a feste di partito (porta Venezia) e rave party ( parco Lambro).

In pratica tanto verde a parole, ma nei fatti motoseghe e degrado.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

Il terrorismo islamico non è una opinione differente

martedì, 17 novembre 2015

Milano 17 Novembre – Continua la confusione nella sinistra milanese sui fatti di Parigi. Sabato a Milano hanno dapprima indetto 2 manifestazioni, una a Piazza Fontana e l’altra in Darsena della sinistra più radicale.

Poi si son trovati tutti in Piazza Fontana a cantare Bella Ciao, ma a litigare su chi dovesse parlare.

Soprattutto però non hanno le idee chiare. Stop Warm, Stop racism si legge in alcuni striscioni esposti, come se il problema fosse quello.

In generale molti esponenti di sinistra condannano il terrorismo, senza citare la marrice islamica, e poi condannano come xenofobi tutti coloro che vogliono prendere misure più efficaci per combatterlo. Denunciano strumentalizzazioni politiche e non si accorgono che è a rischio la loro vita e la loro civiltà.

Non sarà facile affrontare il terrorismo islamico con tutti questi distinguo. Fortunatamente, nel mondo, i paesi a partire dalla Francia, reagiscono con più compattezza e fermezza.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

Il terrorismo islamico non è una opinione differente

martedì, 17 novembre 2015

Milano 17 Novembre – Continua la confusione nella sinistra milanese sui fatti di Parigi. Sabato a Milano hanno dapprima indetto 2 manifestazioni, una a Piazza Fontana e l’altra in Darsena della sinistra più radicale.

Poi si son trovati tutti in Piazza Fontana a cantare Bella Ciao, ma a litigare su chi dovesse parlare.

Soprattutto però non hanno le idee chiare. Stop Warm, Stop racism si legge in alcuni striscioni esposti, come se il problema fosse quello.

In generale molti esponenti di sinistra condannano il terrorismo, senza citare la marrice islamica, e poi condannano come xenofobi tutti coloro che vogliono prendere misure più efficaci per combatterlo. Denunciano strumentalizzazioni politiche e non si accorgono che è a rischio la loro vita e la loro civiltà.

Non sarà facile affrontare il terrorismo islamico con tutti questi distinguo. Fortunatamente, nel mondo, i paesi a partire dalla Francia, reagiscono con più compattezza e fermezza.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

Tutti a fare gli artisti di strada, i monumenti perdono decoro e bellezza

venerdì, 13 novembre 2015

Milano 13 Novembre – Piazza Scala, la Galleria, il salotto di Milano. Nemmeno qui, di fronte al tempio della musica, può mancare l’artista di strada, uno dei motivi di orgoglio del Sindaco Pisapia. Quasi sempre quando è intervistato, a proposito delle cose fatte, il Sindaco Arancione cita gli artisti di strada.

Su questo tema fondamentale per il futuro dei nostri figli, gli Arancioni si sono molto concentrati: nuove posizioni autorizzate per cantanti, giocolieri, musicisti e venditori ambulanti travestiti da artisti; un festival costato 120.000 euro ai contribuenti; una piattaforma software per prenotare gli spazi, comprata senza gara da una associazione!

E poi artisti di strada a tutti gli incroci con birilli e tanti abusivi fra San Babila e il Castello. Ma cosa c’entra questo esercito di rumorosi saltimbanchi con l’austera bellezza del centro di Milano?giocoliere Perché bisogna sentire strimpellare ad alto volume davanti la Scala o il Palazzo del Comune? La monumentalità di questa zona già ferita da banchetti e abusivi vari è alterata da questa nuove fissazione degli arancioni: gli artisti di strada. Che poi sono anche discriminati al loro interno, con una preferenza (manco a dirlo) per gli stranieri e gli spettacoli rumorosi rispetto ai tradizionali ritrattisti e madonnari.

Piccole cose che però fanno capire la strana visione di Milano che ha la sinistra e che vuole pure imporre a tutti noi.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

La Regione rimedia all’errore del Comune: subito una casa per Ruggero

mercoledì, 11 novembre 2015

Milano 11 Novembre – La vicenda di Ruggero, il 72enne con diabete e invalidità che vive in auto, cui il Comune aveva negato la casa per insussistenza di requisiti si è conclusa bene. La mia denuncia ha portato alla pubblicazione della demenziale risposta del Comune di Milano su vari giornali e il caso è stato anche affrontato da alcune TV nazionali. Proprio durante una trasmissione su Telelombardia, mentre Ruggero stava spiegando il suo caso, è intervenuto Fabrizio Sala, Assessore alla Casa della Regione Lombardia, che ha messo a disposizione un alloggio provvisorio.

Fabrizio Sala ha poi incontrato insieme a me, al Consigliere della Zona 7 Raoul Bonomi, Ruggero e gli ha consegnato le chiavi dell’alloggio provvisorio. Ruggero attenderà così sotto un tetto l’assegnazione definitiva di una casa da parte della Commissione Alloggi in deroga del Comune di Milano.

Ho visto negli occhi di Ruggero una incredula felicità e ne sono veramente contento. Ringrazio la Regione Lombardia e l’Assessore Fabrizio Sala per l’immediato intervento.

Lascia l’amaro in bocca però scoprire che su 800 alloggi assegnati dal Comune di Milano ogni anno non si era trovato posto per un italiano che ha lavorato e pagato le tasse tutta la vita. E che per di più non si affidava al racket delle occupazioni abusive. Ora che quella persona, a 72 anni e con il diabete, aveva bisogno di un alloggio il Comune lo ha lasciato per vari anni a dormire in auto e poi ha risposto che non aveva i requisiti. Ma se i requisiti per avere una casa popolare non li ha Ruggero, chi potrebbe averli?

Sono i misteri delle decisioni prese dall’ Ufficio Assegnazione Alloggi del Comune e dalla Commissione Alloggi in deroga, dominata tuttora dai sindacati. E sono gli effetti dei pochi alloggi a disposizione dei molti richiedenti in città. Pisapia e Benelli in questi anni hanno solo saputo colpevolizzare Aler. Non hanno usato i fondi regionali per recuperare appartamenti non a norma, non hanno combattuto le occupazioni abusive. E così la città famosa per l’accoglienza manda i suoi anziani a dormire in auto.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

Perché un italiano di 72 anni, sfrattato, malato e senza reddito non ha diritto alla casa?

martedì, 10 novembre 2015

Milano 10 Novembre – Quando ho incontrato il signor Ruggero e ho sentito la sua storia ho provato vergogna come rappresentante del Comune. Ho pensato a come è messa male la società italiana. Poi vedendo la dignità con cui Ruggero si rivolge a me e al Consigliere di Zona Raoul Bonomi anziché violare la legge, sfondare una porta e andare a occupare una casa popolare vuota, ho capito che esistono ancora dei valori per cui combattere.

Ruggero, 72 anni, ha lavorato una vita al mercato del pesce, ma il suo datore di lavoro non ha versato i contributi e oggi è senza pensione. Quando perde il lavoro dunque non riesce a pagare l’affitto e viene sfrattato. Va a vivere in auto in zona San Siro. È diabetico, si fa le insuline in auto ed è assistito dagli abitanti del quartiere che lo aiutano nelle sue necessità. Non dal Comune, cui chiede una casa da anni.

Già, dove è il Comune? Dove sono gli assistenti sociali? Il peggio però deve ancora venire. Nella città dove l’amministrazione di sinistra vuole assistere ogni minoranza etnica, religiosa, sessuale, nella Milano dove il Comune accetta senza reagire che 5000 alloggi popolari siano occupati da delinquenti ed extracomunitari senza diritto, nonostante ci siano 70.000 case popolari, si paghino tasse per un miliardo e 400 milioni l’anno, Ruggero, italiano e malato, non ha diritto a riceverne una.

Grazie al Consigliere della zona 7 Raoul Bonomi e alla sua “associazione dei cittadini”, Ruggero presenta domanda nel 2014 al Comune, sportello edilizia pubblica. Il mese scorso, dopo piu di un anno, la burocrazia risponde e presenta il suo conto. ” Caro sig Ruggero, Lei non vive in condizioni di sovraaffollamento (in auto !), non ha barriere architettoniche (in auto), quindi la sua domanda non raggiunge un punteggio tale da garantirle subito l’alloggio”. Comicità involontaria se non ci fosse di mezzo un uomo.

La nostra amministrazione insomma dopo aver speso 5 milioni per assistere i Rom, dopo aver accolto, sia pure temporaneamente, 64.000 migranti e profughi a 37 euro al giorno, dopo aver consentito ai centri sociali ogni tipo di occupazione, dopo aver consegnato ad associazioni politicamente contigue, centinaia di locali, fa la schizzinosa con un anziano italiano, che chissà quanti contributi Gescal per realizzare le case popolari avrà versato quando lavorava.

Stamattina scriverò all’Assessore Majorino affinche corregga la decisione dei suoi disumani burocrati. Non è bello dover sbattere le vicende delle persone deboli sotto gli occhi di tutti. Ma oggi, per aiutare Ruggero, che vive in auto a San Siro mentre nei palazzoni Aler attorno si sprecano donne col niqab e parabole sintonizzate su Al Jazira, la strada dell’indignazione popolare è l’unica da percorrere. Altri devono vergognarsi.

Fabrizio De Pasquale, Consigliere Comunale di Forza Italia

 

 

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