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Archivio di gennaio 2013

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Dalle elezioni col porcellum non aspettiamoci nulla di buono. Tutti lo criticano nessuno lo ha eliminato

domenica, 27 gennaio 2013

Grazie a quell’aborto di sistema elettorale noto come porcellum , ideato da Roberto Calderoli ma gradito a tutti i capi della partitocrazia, la fase più importante delle elezioni e già avvenuta: i partiti hanno scelto  l’ordine di graduatoria dei loro candidati. Dunque loro hanno scelto chi siedera’ sicuramente in parlamento mentre fra un mese, dopo una estenuante campagna , gli italiani decideranno solo quali percentuali assegnare all ‘uno o all’altro partito.

Il quadro e’ desolante per varie ragioni. Col porcellum l’attività principale dei deputati e’ quella di curare, adulare e marcare stretto il proprio leader, quello che decide per la loro riconferma. Scrivere buone leggi o rappresentare bene gli interessi dei propri territori o elettori e’ superfluo, può diventare controproducente. Meglio non scrivere poi la fine che farebbe in queste liste uno che si mettesse in testa di rinnovare il proprio partito e cambiarne il leader.

Fino a qualche mese fa tutti gli opinionisti denunciavano tra le principali cause della decadenza italiana questo sistema elettorale che seleziona all’incontrario la classe dirigente. Poi pero ,quando il PD ha fatto il calcolo che con questa legge elettorale , con il suo 35%, avrebbe avuto il 55% dei seggi alla Camera e’ calato il silenzio. E stata una grave miopia che pagheremo cara anche nei prossimi anni.

Certo ogni partito ha fatto finta di voler rinnovare molto. Il PD ha fatto le “parlamentarie” e cosi ha fatto scegliere ai propri militanti almeno un 50% dei futuri parlamentari ma era facile in tempi di vacche grasse ( i suoi seggi raddoppieranno). Monti, con l’ipocrisia che lo contraddistingue, ha fatto finta di chiedere i curricula ma la selezione e’ stata farlocca se sono passati Buttiglione , Bocchino e Gabriella Carlucci.

Il PDL ha fatto di peggio se possibile. Le primarie si sono svolte nella stanza di Verdini e la selezione finale ha prodotto un risultato che smentisce quanto Berlusconi predica: parlamentari uscenti e giurassici ai primi posti, premiati per le fantastiche riforme della legislatura 2008/13, mentre facce nuove e amministratori locali sono nelle ultime posizioni , e per entrare non possono che far conto su catastrofi e morie. Certo qualche impresentabile non c’e più , pero essendo ridotti i seggi dei 2/3 era anche qui fisiologico.

Infine anche la governabilità che uscirà da queste elezioni sara’ scadente. Bersani dovrà mediare tra Monti e Vendola. Berlusconi , dopo aver fatto il muso duro in campagna elettorale, punterà al pareggio per poter inciuciare, lasciando ad abbaiare solo Libero e il Giornale.

Ma che ci fate votare a fare

 

Monti straborda nei giornali. Perché? C’era più pluralismo quando c’era il presunto regime di Silvio

sabato, 5 gennaio 2013

Qualcuno mi sa spiegare la differenza fra il pericolo per la libertà di informazione costituito da Berlusconi e la sobria ma costante adulazione per Mario Monti di Corsera,Stampa, Sole 24 ore, Messaggero,RAI 1 2 3, la 7 e SKY? Forse e’ una questione di aplomb…pero non mi tornano le cose.

Ci hanno spiegato per 20 anni che il più terribile pericolo per la libertà di stampa era costituito dal confitto di interessi del Cavaliere. Ora pero’ che il pluralismo dovrebbe dispiegarsi alla grande che succede? Succede che i giornali delle Banche, della Fiat ,di Confindustria , di Caltagirone, di Murdoch cercano disperatamente di imboccare gli italiani facendogli piacere Monti , ma i nostri connazionali , pero’ , come i bambini con lo sciroppo cattivo, non ne vogliono sapere. Annunci di riforme ( mai fatte ), appelli alla responsabilità, interviste, lodi dall’estero, vacanze in pensione, salite in campo, tutto contribuisce a edificare sulla stampa il culto di Mario. Il popolo pero pare non fidarsi molto.

Un caso a parte e’ poi la Rai. Finita l’occupazione Berlusconiana, di cui peraltro non si era accorto nessuno,  si pensava finisse anche la lottizzazione partitica grazie al fatto che Monti aveva nominato  un banchiere anche li ( e te pareva), Annamaria Tarantola. invece niente Rai come BBC ma Tg ancora più stile istituto Luce. Sara l’attitudine a leccare del giornalismo romano di palazzo, sara’ che il professore ha preso gusto a far politica, fatto sta che oggi Monti occupa ogni tg, talk show e spazio di intrattenimento con intervistatori genuflessi.Cambiano solo i commenti: prima Berlusconi debordava, oggi Il bocconiano lancia l’offensiva mediatica!

Per chi avesse qualche dubbio ancora suggeriamo questo piccolo test. Chiedete a Oscar Giannino quanti problemi ha avuto quando ha criticato Berlusconi e Tremonti e quanti ostracismi ha dovuto invece subire quando ha rotto un alleanza con Montezemolo e sollevato qualche critica al professor Monti.

Insomma la morale di questa storia e’ semplice. Più del conflitto di interessi bisogna stare attenti agli interessi delle banche e dei poteri forti. Quanto alla Rai più che di nomine imparziali ( che non esistono in natura) ha bisogno di una sana privatizzazione.

Non ho mai capito cosa sia l’aplomb ma temo significhi presa per i fondelli

 

La fascia est di Milano invasa da Rom. Lo spettro di zingaropoli avanza in zona4 ma nessuno se ne cura

martedì, 1 gennaio 2013

Non e’ bello cominciare l’anno nuovo parlando di un problema vecchio. Purtroppo pero’ i fatti e le proteste inascoltate dei residenti mi hanno indotto a fare un giro nella periferia est di Milano e il risultato e’ sconfortante.

Questo giornale ha raccontato il mese scorso della preoccupazione di numerose mamme del quartiere Rubattino i cui figli sono stati derubati da rom.

Le foto che alleghiamo testimoniano che a 200 metri da via Rubattino e a ridosso del quartiere Ortica c’e un insediamento di almeno 60/70 persone esattamente in via Cima. L’accampamento presenta condizioni igieniche terribili per i bambini costretti a viverci ed e’ la base per attivita’ di accattonaggio negli incroci della zona. Purtroppo i residenti segnalano anche un amento di furti ed effrazioni nella zona.

Circa 500 metri a sud in linea d’aria esistono vari accampamenti che questo giornale e il sottoscritto hanno denunciato anche attraverso interrogazioni scritte in Comune. Parliamo dei circa 150 nomadi presenti nell’area dell’ex caserma di Viale Forlanini. La risposta di Palazzo Marino fa cascare le braccia: il campo verra’ sgomberato quando sull’ex caserma si insediera’ il cantiere della MM 4! Poiche’ molti cittadini del quartiere Linate/Forlanini protestano da mesi per la presenza delle baracche e i conseguenti problemi di sicurezza , ho quindi cercato di capire che tempi dobbiamo attendere per vedere i vigili effettuare lo sgombero. Avendo interpellato la direzione lavori MM4 ho capito che i tempi sono tuttaltro che certi e rapidi. Non e ancora sicuro il finanziamento statale per la linea 4 e quando questo arrivera’ deve ancora definirai l’affitto che la società costruttrice versera’ al proprietario dell’area. Lo sgombero deve essere fatto a prescindere dal cantiere perché la legalità va fatta rispettare subito.

Purtroppo il tour per i campi rom della zona 4 non e’ancora terminato . Andando ancora a Sud  e possibile osservare l’occupazione da parte dei Rom della sede Telecom in via Fantoli. Proseguendo ancora verso sud si trovano anche gli insediamenti di Via Dione Cassio e poi quello di via Pestagalli. Tutti abusivi, tutti segnalati da residenti inferociti che pagando lr tasse avrebbero diritto alla sicurezza dei loro beni. Tutti in attesa di sgomberi che per l’attuale giunta non organizza. Per motivi ideologici, per non contravvenire la parola d’ordine integrazione. E cosi in uno spicchio di città ci sono 5 campi Rom e se qualcuno lo dice , nelle istituzioni , fa solo allarmismo e strumentalizzazione. quando la sinistra capira’ che garantire sicurezza in periferia e’ la prima forma di solidarietà verso i ceti più deboli?

 

 

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