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Archivio di febbraio 2013

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Facciamoci del male, siamo italiani. Quando l’ideologia prevale sulla Patria

domenica, 17 febbraio 2013

Nulla danneggia l’Italia più dell’assenza del senso dell’interesse nazionale. E’ incredibile constatare quali danni abbia portato all’Italia la attitudine a dividerci, ad autoflagellarci, a invocare l’intervento dello straniero per risolvere questioni interne.

Volendo tornare indietro nella Storia la penisola italica e’ stata teatro di decine di divisioni fratricide fra Comuni, piccole signorie locali, guelfi e ghibellini che alla fine invocavano l’intervento di qualche imperatore straniero che poi intrveniva ma non per fare ll’interesse di una fazione ma per imporre sudditanza e condizioni capestro a tutti.

Abbiamo appena celebrato i 150 dello Stato Italiano ma la storia si ripete con un incredibile dose di tafazzismo.

La vicenda di Finmeccanica e’ esemplare: una società che e’ pubblica, cioe’ dello Stato, cioe’ di tutti noi viene accusata di aver oliato le ruote per vendere elicotteri allo Stato indiano.

Da sempre il settore delle armi viene considerato strategico per un paese e per questo Finmeccanica e’ un gruppo pubblico che peraltro da occupazione a 40000 italiani. Da sempre vendere armi e’ attività che comporta lotte spietate fra colossi internazionali che si contendono i favori di governi e vertici militari, in paesi dove peraltro la trasparenza e i controlli nei confronti del potere sono inesistenti.

Noi riusciamo a farci del male imbastendo una indagine che, lungi dal sanare l’ineffabile burocrazia indiana ( leggersi Kipling please) , sputtana nel mondo l’industria Italiana. E i cugini francesi, come in tanti altri casi, si insinuano e ci soffiano l’affare.

Sempre sul fronte giudici che, sembrano non appartenere ad una nazione, incredibile e’ il caso del processo ai servizi segreti italiani e Usa per avere riportato nelle galere egiziane un certo Abu Omar che adescava potenziali terroristi nelle moschee italiane.

Ma l’assenza di senso dell’interesse nazionale non colpisce solo i magistrati, che pure dovrebbero essere servitori delo Stato prima che delle loro idee politiche.

Che dire della incredibile leggerezza con cui i pacifisti di sempre hanno preteso di accodassi a un  intervento militare in Libia , concepito da francesi e inglesi per rafforzare i loro interessi in quello scacchiere?

E non e’ ridicolo farsi dettare dalla Merkel, da Shultz e addirittura dal primo ministro albanese cosa dobbiamo fare? Non e’ una ingerenza insopportabile farsi indicare Mario Monti, non eletto da nessuno e forse votato fra quahe giorno da poco più del 10% degli italiani?

Non in Italia. Per combattere il nemico politico interno qui  si può passare sopra l’interesse nazionale, tutto e’ lecito, anche arruolare leader stranieri non proprio disinteressati. La convinzione che governanti stranieri abbiano piu a cuore le sorti dei conti pubblici italiani che quelle delle loro rispettive industrie nazionali e’ una delle piu’ cialtrone fesserie che ci propina

una stampa faziosa e provinciale.

Perché accade questo? Perché per molti italiani viene prima l’ideologia e poi la patria. Indovinate quale ideologia e’ stata capace di seminare un danno cosi grande ?

 

M5: Diamo a Letizia ciò che e’ di Letizia. C’e stata un epoca in cui i sindaci di Milano pensavano in grande

lunedì, 11 febbraio 2013

Scrivo un pezzo che nei giornali non si fa mai. Il riconoscimento postumo dei meriti. I giornali vivono di attualita’ e pensano che ai loro lettori poco interessi sapere chi volle la tal opera ma piuttosto chi taglia il nastro.

Figurarsi poi se il personaggio in questione e’ scomparso dalla scena politica e non parteggia per nessuna delle squadre in campo e quindi i giornali/tifosi non possono ne adularla ne demonizzarla.

La inaugurazione del primo pezzo della linea metropolitana 5 deve pero’ far riflettere.

In un momento storico nel quale tutti i comuni d’Italia piangono miseria e subiscono tagli ai servizi più essenziali, Milano ha ricevuto dallo Stato, per effetto di decisioni di tutti i governi che si sono susseguiti , i quattrini per realizzare una intera linea metropolitana in 7 anni . Anzi le linee sarebbero  2 , anche se sulla seconda ( la M4 ) ci sono molte nubi.

Per capire la straordinarietà di questa inusuale pioggia di soldi da Roma verso Milano, rammentiamo che le altre 3 linee metropolitane esistenti sono state realizzate con forte  autofinanziamento comunale e attingendo di anno in anno a parziali finanziamenti del fondo nazionale trasporti presso il CIPE. Cosi’ la linea 1 ci ha messo 50 anni per avere la sua attuale configurazione e la 3 ce ne ha messi 30.

La ragione di questa generosità senza precedenti dello Stato verso la nostra città e’ una sola : expo2015

E chi ha voluto più di tutti che Milano si candidasse e si aggiudicasse l’edizione 2015 dell’Esposizione  Universale? Letizia Moratti. Lei capi’ che solo i grandi eventi consentono di riqualificare le metropoli moderne.

Dunque diamo a Letizia ciò che e’ merito suo e che semmai gente come Maran ha solo ritardato per inettitudine. E tentiamo un ulteriore raffronto. Appena  2 anni fa Milano era governata da chi sapeva pensare in grande e, anche se lei sorrideva poco e si faceva vedere meno, i nostri traguardi erano l’Expo, la sicurezza , un nuovo welfare e l’attrattivita di una citta’ dinamica coi grattacieli disegnati dalle più importanti archistar.

Oggi i grandi traguardi  di chi ci governa , uomo estremamente sorridente e con ubel tratto umano, sono Area C, le unioni di fatto, una sede per Macao e le opere pubbliche piu’ ambiziose che questa giunta ci lascera’ sono delle piste ciclabili disegnate sull’asfalto.

 

 

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