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Archivio di marzo 2013

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I soldi mancano ma gli sprechi non finiscono mai

domenica, 31 marzo 2013

La rivoluzione arancione sta arrivando al momento in cui tutti i nodi vengono al pettine. A farla cadere probabilmente prima del tempo non saranno ne l’opposizione ne le divisioni interne. No, saranno i conti che non tornano.

Facciamoci del male e ricordiamoci tutte le voci di entrata che il duo Pisapia /Tabacci ha aumentato o inventato in 2 anni: Area c , biglietto del tram, IMU,addizionale IRPEF, Tarsu , Cosap, tassa sui passi carrai etc etc.

Ebbene nonostante questa gragnuola di tasse nel bilancio 2013 i conti non tornano e stavolta non si puo’ invocare i buchi ( inventati ) lasciati dalla Moratti. Cosa e’ successo. Da una parte mancano entrate importanti :  Tabacci non e’ riuscito a vendere Serravalle ne a quotare in borsa SEA, col nuovo Pgt non si costruisce piu nemmeno uno spillo e quindi mancano gli oneri di urbanizzazione , infine tasse più alte non sempre garantiscono più gettito.

Pisapia  adesso ha affidato la pratica del Bilancio di previsione 2013 al nuovo Assessore al Bilancio Francesca Balzani, la quale non ha molte alternative:  o aumenta ancora le tasse o riduce le spese.

Qui ci sarebbe molto da fare ,  le spese inutili sono numerosissime e nei prossimi giorni li illustreremo, ma la sinistra se non spende come fa a raccogliere consenso?

 

Un piano vecchio e non condiviso che non aiuta la mobilita’

venerdì, 29 marzo 2013

Il Piano Generale del Trasporto Urbano appena approvato e’ una occasione persa per la ciita’ per 3 ragioni. La prima ragione e’ che e’ stata scelta una modalità di confronto con i cittadni assurda e inesistente. Mentre il PGT aveva avuto più di 4000 osservazioni, questo piano tenuto sotto silenzio dalla giunta e pubblicato addirittura sull’albo pretorio (!) ha ricevuto , per mancata diffusione solo 17 osservazioni di cittadini. Mentre il traffico, i parcheggi, il trasporto pubblico sono argomento di conversazione in ogni bar e di impegno da parte di centinaia di comitati, la Giunta ha deciso che anche il Consiglio Comunale poteva solo prendere o lasciare. Tutto ciò per una miope motivazione: fare in fretta per togliere dalle forbici del Tar Area C .

La seconda ragione e’ che il PGTU e’ un libro dei sogni, il manuale del buon ecologista,il testo per rieducare il cittadino di serie B automobilista . Dentro pero’ non c’e uno straccio di stanziamento previsto. Ne investimenti , ne cronoprogramma degli interventi. Chissa’ quando si faranno.

La terza ragione e’ che un piano vecchio, pensato prima che la crisi cambiasse le abitudini dei milanesi e dei pendolari che si muovono.

Il piano si pone ancora l’obiettivo di mettere i cavalli di Frisia al confine di Area c . Oggi con il carocarburante e i consumi di benzina calati del 14% il problema non e’ la congestione del traffico perché tanti automobilisti e pendolari hanno ridotto l’uso dell’auto superfluo ( a Milano la circolzione auto e’ calata del 6/8 % )

Oggi dobbiamo rispondere ai nuovi bisogni : un trasporto pubblico più esteso e di qualità ( senza la sporcizia e i guasti continui della Mm gestione Pisapia) , l’esplosione dell’uso di bici e moto e le sue esigenze, come rastrelliere e stalli regolari per moto (( ogni mattina entrano 75 000 moto in area C e ci sono 8000 stalli), e soprattutto un nuovo modo di distribuire le merci, non basato come 40 anni fa su furgoncini inquinanti e parcheggiati in seconda fila.

Pisapia e Maran continuano a sostenere per motivi ideologici e di cassa Area C che per noi e’ invece inutile contro l’inquinamento e dannosa per l’economia. Tra l’altro non modifica le abitudini dei pendolari visto che nel 2011 entravano a Milano ogni giorno 764000 mezzi e oggi ne entrano 750000. Il PDL ha proposto di eliminare almeno le principali storture di questo provvedimento attraverso l’eliminazione del ticket per i residenti all’interno dell’area , mettendo come termine le 15, 30 per aiutare il commercio, e concedendo un bonus di 40 ingressi a tutti i milanesi.

Soprattutto proponiamo di concentrare gli investimenti nel trasporto pubblico e per incentivare la nascita di flotte di mezzi ecologici per la distribuzione delle merci attraverso un bando di cofinanziamento.

Infine una nota positiva: nel PGTU e’ stato approvato un mio odg per eliminare il pave’ dalle zone non storico monumentali in modo risparmiare costi al Comune e rischi a ciclisti e motociclisti.

 

L’età della pietra deve finire

domenica, 24 marzo 2013

Alzi la mano chi , andando in auto o su 2 ruote per Milano non ha mai maledetto il cosiddetto pavé , l’antica pavimentazione di pietra naturale che ricopre tante strade di Milano?

I masselli sono causa di numerosi incidenti, almeno 1500 all’anno, diventano micidiali con la pioggia, e mettono a dura prova la resistenza di tutti i mezzi che ci passano sopra: dai tram alle auto alle bici. E la loro manutenzione costa parecchio al Comune: un milione l’anno ora che la giunta Pisapia ha tagliato gli investimenti , ma con la Moratti erano 3/4 milioni di euro all’anno.

E poi ci sono i 6 milioni di euro che il comune stanzia per rifondere i cittadini che lo citano x insidia stradale.: di quelli almeno 3 sono per il pavé.

In questi giorni piovosi tutti possono vedere la miriade di interventi di vigili urbani e operai per risistemare i lastroni.

Ma se creano tutti questi  problemi perché rimangono li? E’ vero che si tratta di una importante testimonianza storica ed e’ vero che in alcune strade e piazze la loro presenza e’ vincolata dalla  Soprintendenza ai beni architettonici. In realtà pero’ nessuno rimuove il pavé’ per consuetudine, per pigrizia amministrativa.

Benché oggi tutti si dichiarano  pro mobilita’ sostenibile e l’operazione produrrebbe risparmi per 4/ 5 milioni di euro l’anno, la Giunta non ci ha pensato

Nei cassetti di Palazzo Marino esiste da almeno 7 anni un”Piano della pietra” che fissa dove mantenere l’antica pavimentazione e dove sostituirla. Il pavé e certamente prezioso e non andrebbe buttato bensì ricollocato in ambiti pedonali e in luoghi monumentali.

Assurdo tenerlo in Via Forze armate o in via Leoncavallo, mentre potrebbe adornare le tante isole pedonali e zone a traffico limitato che la Giunta vuole istituire. Quando e’ circondato da palazzi moderni e calpestato da bestioni pesanti come tram e autobus il massello e’ solo un lusso inutile.

Nei prossimi giorni riformulerò l’invito all’Assessore ai Lavori pubblici, inviatemi segnalazioni e suggerimenti sulle strade nelle quali l’eta della pietra deve terminare.

 

Maran vuole Area C per sempre

mercoledì, 20 marzo 2013

Sta per scadere il periodo di validità di area C, il pedaggio salato introdotto da Pisapia per entrare in centro.  Dal 1 aprile scade l’anno e mezzo di adozione del provvedimento a titolo sperimentale. Da quel momento o il ticket per l’accesso al centro e’ parte di un piano comunale del traffico approvato  dal Consiglio Comunale o e’ a forte rischio di cancellazione a colpi di ricorso al TAR.

Per questo motivo l’Assessore ai Trasporti Pierfrancesco Maran ha escogitato la seguente pensata: presento in Consiglio un nuovo piano generale del trasporto  urbano, con dentro la previsione di area C e poi tante belle ( o brutte ) idee sulla mobilita’ tutte rigorosamente astratte, faccio approvare,  cosi il pedaggio con i relativi incassi sono salvi e sono per sempre. Poi tutti gli altri interventi si faranno quando ci sono i soldi , cioè chissà quando. Dunque aree 30 all’ora, aumento del trasporto pubblico, piste ciclabili , parcheggi e altro  ancora sono di la da venire, poiché non esiste copertura finanziaria ne un cronoprogramma dei progetti.

Trattandosi di un piano di grande rilievo regolatorio ,  bisogna seguire precise procedure. Il PGTU viene pubblicato, vengono raccolte le osservazioni di cittadini e comitati, poi la Giunta approva le ccontrodeduzioni e infine ilConsiglio si esprime su queste approvando definitivamente il provvedimento.anno

Tutta questa complessa fase preparatoria e’ stata svolta nel silenzio assoluto, sicché i cittadini non hanno potuto formulare molte osservazioni, benché non pochi siano in città i contrari al provvedimento, dai residenti costretti a pagare per tornare a casa ai commercianti privati di clientela.

Da domani il piano affronta l’aula di Palazzo Marino. PDL, Lega e Fratelli d’ Italia promettono battaglia, la maggioranza deve subito compattarsi se vuole mantenere il cosiddetto Road Pricing. Se pero’ il piano viene approvato i Milanesi dovranno tenersi il pedaggio a lungo e Sara possibile estendere l’area a traffico limitato.

 

 

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