copyright - Fabrizio De Pasquale
default-logo

Archivio di maggio 2015

Posted On

Il Pio Albergo Trivulzio perde 13 milioni l’anno e dà servizi scadenti. Silenzio di stampa e Majorino

domenica, 31 maggio 2015

Milano 31 Maggio – Poco prima del voto del 2011 i grandi giornali dedicarono ampio spazio a una presunta affittopoli che interessava una gloriosa istituzione milanese: il Pio Albergo Trivulzio, volgarmente detto la “Baggina”.

Paginate sui giornali, elenco degli inquilini pubblicato, dimissioni degli allora responsabili, indagini naturalmente non concluse.

Arriva Pisapia e l’Assessore Majorino e la musica dovrebbe cambiare, stando agli annunci. Il Comune esprime la maggioranza dei Consiglieri e il Presidente e nomina un suo direttore generale di fiducia.

La situazione è cambiata in peggio. Lo dicono i numeri: il bilancio 2014 si è chiuso con una perdita di 13 milioni di euro, record negativo. Lo dicono i parenti dei degenti, che lamentano uno scadimento delle prestazioni: ricordo una mia interrogazione sul caso ripugnante della anziana trovata con le larve nelle piaghe da decubito.

L’Assessore competente, Pierfrancesco Majorino, trova il tempo per blaterare di matrimoni gay, si candida alle primarie, ma si disinteressa del disastro occorso alla principale istituzione assistenziale milanese, dopo aver però indicato lui i dirigenti che hanno lasciato un tale disastro.

Ho più volte chiesto alla giunta chi ripianerà questi buchi nel silenzio più assoluto. Ma i giornali che parlavano di affittopoli, dove sono ora che per gli errori della sinistra dovremo coprire con le nostre tasse un buco di 13 milioni?

Fabrizio De Pasquale consigliere comunale di Forza Italia

 

Riaprire i navigli è un bel sogno. Ma diteci prima dove trovare i soldi e dove deviare il traffico

sabato, 30 maggio 2015

Milano 30 Maggio – È partita la campagna elettorale per le primarie del centro sinistra ed è corsa fra gli assessori a chi la spara più grossa.

Come avevamo facilmente previsto il giorno che Pisapia annunciò la non ricandidatura il clima è da “liberi tutti”.

Ha cominciato Majorino annunciando nuovi locali per i matrimoni gay. Ieri è stata la volta del Vicesindaco De Cesaris che presenta il progetto per riaprire i Navigli.

E’ stato presentato un piano di fattibilità dall’Architetto Antonello Boatti. E’ certamente suggestivo immaginare l’acqua al posto delle macchine in Via Senato e persino la navigabilità di interi pezzi di città. Ponti, laghetti, nuovi angoli stupendi dalla Martesana fino alla Darsena.

Ma facciamo la parte dei cattivi e riportiamo alla realtà i sognatori in buonafede e i venditori di fumo in malafede, fra cui annoveriamo gli Assessori.

Proviamo a immaginare quanto tempo ci vorrà per il progetto, che pure era una priorità della Giunta, votato persino con Referendum nel 2011.

In 4 anni è stato prodotto un piano di fattibilità. Forse per realizzarlo ce ne vorranno 20 o 30. Ma i veri ostacoli sono altri. Per finanziare l’operazione servono 400 milioni. Dunque non c’è molta scelta: o si attua un grande piano di dismissioni mobiliari (Sea, A2A, Serravalle) e immobiliari, oppure il Comune non ha la capacità di finanziare tale opera, soprattutto dovendo farsi carico di altri macigni di spesa come la manutenzione dell’edilizia scolastica e delle case popolari e anche del pagamento del M4. La sinistra non può volere la botte piena e la moglie ubriaca.

Singolare, e tipica di un certo modo di pensare la mobilità a sinistra, è anche la risposta dei progettisti alla seconda condizione per realizzare il progetto: dove mettiamo il traffico pubblico e privato che oggi scorre sulla cerchia dei navigli?

La risposta, un po evasiva, sarebbe che il Pums (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) , ancora da approvare e senza lo straccio di un piano economico per realizzare la sua mobilità sostenibile e alternativa, rassicura che tempo 10 anni non ci sarà più traffico in quella zona.

Come diceva Karl Popper chi sogna il paradiso in terra di solito realizza l’inferno.

Fabrizio De Pasquale consigliere comunale di Forza Italia

 

Dopo le proteste, in vista nuove correzioni al cantiere M4

giovedì, 28 maggio 2015

Milano 28 Maggio – Cresce la pressione dei residenti contro l’assurdo progetto di tagliare 700 alberi per realizzare la M4.

Le forze politiche milanesi sono tutte d’accordo sul realizzare l’opera, ad eccezione di Rifondazione Comunista con i consiglieri Rizzo e Sonego.

Il problema è come realizzare l’opera. Dapprima Forza Italia, poi M5S , adesso anche il Radicale Cappato e vari consiglieri di zona del PD sono contrari al progetto elaborato dalla società Impregilo e scelto come vincitore dalla Giunta Pisapia nel Luglio 2011. 31 punti di interferenza su strade, parchi e giardini con abbattimenti di alberi persino in zone vincolate o in parchi appena riqualificati.

Grazie al lavoro di comitati e semplici cittadini, cominciano ad arrivare proposte di cantierizzazione più sensate e meno invasive.

Che il progetto Impregilo sia molto superficiale è dimostrato da vari infortuni: qualche mese fa per un errore di disegno si è tentato di espropriare la portineria di un condominio in Via Lorenteggio, in Corso Indipendenza si vuole abbattere una quarantina di alberi secolari per fare una griglia di areazione, addirittura era previsto che il grosso delle operazione di carico e scarico materiali avvenisse in pieno centro, in Parco Solari!

Di fronte a tali grossolani errori, approvati purtroppo a scatola chiusa dalla Amministrazione Pisapia nel Luglio 2011, Maran e il Comune hanno l’opportunità e il dovere di apportare le necessarie correzioni esercitando il compito di affermare l’interesse pubblico. E in questo caso l’interesse pubblico significa realizzare M4 senza deforestare Milano.

Fabrizio De Pasquale consigliere comunale di Forza Italia

 

Arci indottrina i piccoli, il Comune paga

martedì, 26 maggio 2015

Milano 26 Maggio – Ma quanto fattura Arci a Milano? E’ la domanda che mi sono posto guardando l’ennesimo progetto conferito dal Comune all’associazione notoriamente vicina al Pci e ora al Pd.

Mi riferisco al progetto “Il Consiglio Comunale dei Ragazzi” coordinato da Arci per il quale il Comune paga 200.000 euro l’anno per 2 anni. Ora è pronta la delibera per rinnovarlo.

Ma di cosa si tratta? Gli alunni delle elementari eleggono i delegati di ogni classe, i vecchi capiclasse, che poi si riuniscono scuola per scuola e zona per zona e indicano degli obiettivi di migliorie da realizzare al Consiglio di Zona e quindi al Comune. Fin qui tutto bene, Dio solo sa quanto ci sarebbe bisogno di migliorare la refezione di Milano Ristorazione, l’edilizia scolastica, la sicurezza dei parchi cittadini, giusto per ricordare 3 temi concreti per la Milano dei bambini.arci

Ecco però intervenire la solita logica della sinistra: anziché investire in opere concrete, si stanziano 400.000 euro per incaricare Arci di coordinare il progetto. E in cosa consiste il Coordinamento? Fornire dei mediatori culturali, realizzare giornalini di zona, fare eventi ….

Tra l’altro ieri, a giudicare da alcune richieste che i bambini hanno letto nell’aula di Palazzo Marino, alla genuina spontaneità tipica dei piccoli deve essere stata aggiunta una discreta attività di indottrinamento da parte di Arci.

L’educazione civica deve essere fatta dalla scuola, non da Arci. E non c’è niente di più odioso che usare i bambini per finalità politiche.

Fabrizio De Pasquale consigliere comunale di Forza Italia

 

Aumentano omicidi e furti in appartamento. Ma i titoli sono per la diminuzione delle rapine in farmacia!

sabato, 23 maggio 2015

Milano 23 Maggio – In occasione del 163°anniversario della Polizia il Questore Luigi Savina ha diffuso i dati sui reati commessi nel 2014. Facendo un confronto con i dati 2013 emerge una realtà molto cruda, che abbiamo più volte denunciato.

Sono aumentati gli omicidi, e non di poco, da 24 a 35. Crescono ancora i furti negli appartamenti, in salita da 3 anni. Segno più pure per gli scippi.

Non è in discussione la professionalità e l’impegno delle Forze dell’Ordine, cui va il nostro ringraziamento per la dedizione che mostrano in condizioni avverse, con stipendi bloccati e costrette ad operare in un clima difficili come nel caso degli incidenti del 1 maggio.

Il dilagare di omicidi e furti predatori è frutto di alcune scelte assurde di chi governa la città e il paese: immigrazione totalmente incontrollata, stop ai militari nelle strade, stop all’utilizzo dei Vigili Urbani con funzioni di presidio e sicurezza, lassismo che ha favorito la nascita di enclave dove la malavita occupa e controlla alcuni quartieri popolari, raddoppio dei campi rom abusivi.

Così la bella e civile Milano perde la sua prima libertà: la sicurezza personale, la tutela dei propri beni privati.

Fa sorridere amaro che i media abbiano ovattato questi dati relegandoli in coda ai vari annunci propagandistici di Pisapia. Ad esempio Il Corriere ieri titolava ” diminuite le rapine” precisando nell’articolo che sono scese le rapine in farmacia!

I milanesi oggi devono convivere con una città meno sicura e col racconto di una città che non esiste.

Fabrizio De Pasquale consigliere comunale di Forza Italia

 

M4 : Maran ammette gli errori e cambia il progetto. Ora salviamo gli alberi sulla tratta Tricolore-Argonne

venerdì, 22 maggio 2015

Milano 22 Maggio – Prime vittorie per comitati di cittadini e opposizioni (Forza Italia e M5S in testa) che contestano la strage di alberi con cui si vuole realizzare M4. Tutti d’accordo sul fare la metropolitana tra Linate e San Cristoforo, le critiche sono sul progetto di cantierizzazione: ben 31 punti di scavo a cielo aperto, impatto ambientale devastante.

Ieri l’Assesore Maran ha implicitamente ammesso che il progetto Impregilo era mal congegnato informando la commissione di importanti modifiche: via il cantiere di calaggio da Via Dezza, evitata la chiusura totale di Via Lorenteggio, ridotti gli alberi da tagliare di un quarto.

Forza Italia, M5S e anche molti Consiglieri Comunali e di zona di centrosinistra chiedono di fare nuove migliorie soprattutto nella tratta Est, da Tricolore a Argonne, dove il rischio è di abbattere centinaia di grandi alberi storici.

Stiamo pagando la scelta della Giunta Pisapia di approvare a scatola chiusa un brutto progetto e tenerlo nei cassetti per 3 anni senza informare cittadini e Consiglio.

Ora bisogna interrompere l’abbattimento delle piante (come purtroppo successo a Piazza Frattini e Corso Plebisciti) prima della sentenza del Consiglio di Stato (che potrebbe far saltare l’opera) e della approvazione del progetto da parte della Soprintendenza, che non ha dato l’ok sul manufatto Indipendenza e sul Parco Solari.

È meglio che il Comune e Mm facciano ora lo sforzo per diminuire impatto su alberature e ridurre i disagi dei cantieri. Meglio fare un progetto condiviso con i residenti adesso, piuttosto che perdere tempo con ricorsi dopo.

Fabrizio De Pasquale consigliere comunale di Forza Italia

 

Il murale di Pao : ovvero il cuore della sinistra batte sempre per i graffitari

domenica, 17 maggio 2015

Milano 17 Maggio – Ieri mentre i volontari ripulivano un murale di Pao ricoperto da insulti e altre scritte è scoppiata una animata discussione tra un paio di papà e gli stessi volontari della Associazione Antigraffiti / Retake.

Secondo i genitori il murale era un opera d’arte da mantenere, mentre l’Associazione era autorizzata a questa pulizia dalla Zona1.

Si noti che i volontari di Retake sono degli specialisti della pulizia dei graffiti. Sotto ogni Sindaco e senza attendere finanziamenti comunali ogni domenica vanno a pulire con tute e pennelli pezzi di strade.

Però il filmato è stato postato in rete ed è esploso il dibattito. E si è capito dove batte il cuore della sinistra sul fenomeno graffiti. Appena il popolo radicalchic ha cominciato a mugugnare nessuno ha avuto il coraggio di dirgli che quella è illegalità e non è arte.

Addirittura l’Assessore Maran ha dovuto promettere che verrà “restaurato” il murale abusivo. Insomma il Comune tollera il graffito, i volontari cancellano e poi a spese del Comune lo si riproduce. Il mondo alla rovescia.

Guai, per questa giunta, a scontentare gli autori di murales abusivi. Già si era capito dai luoghi scelti per ripulire, tutti a rigorosa distanza dai centri sociali, committenti di questi murales.

Ma adesso è più chiaro: prima vengono i presunti artisti, amici della sinistra, poi la legalità, il decoro e l’impegno dei volontari.

E la giornata di pulizia straordinaria, che comunque è una ottima cosa, è semplicemente un modo per rimuovere l’idea che i black bloc siano i nipotini coccolati e viziati di una certa sinistra.

Fabrizio De Pasquale consigliere comunale di Forza Italia

 

Le case sottratte alla mafia vadano agli sfrattati e non alle associazioni

sabato, 16 maggio 2015

Milano 16 Maggio – Il Comune di Milano ha ricevuto negli ultimi anni 151 fra alloggi e immobili sequestrati alla mafia. Esiste una Agenzia nazionale, ANSBC, che amministra e poi assegna ai Comuni tutti i beni che vengono sottratti alla mafia da decisioni della magistratura.

Bene, fino ad oggi questi beni sono stati assegnati ad Associazioni. In alcuni casi sono stati concessi a Comunità che vi ospitano ragazze madri, minori, qualche famiglia in difficoltà.

La emergenza casa che attanaglia la città, le centinaia di famiglie sfrattate a cui il Comune non riesce ad assegnare alloggi popolari (cosa sempre avvenuta fino all’arrivo di Pisapia) impongono di pensare una scelta diversa.

Per questo motivo ho chiesto all’Assessore Majorino e presenterò una mozione affinché questi appartamenti vengano messi a disposizione dell’ufficio assegnazioni ERP (Edilizia Residenziale Pubblica).

Spesso questi beni sono proprio appartamenti, in buono stato (i mafiosi si trattano bene), adattissimi a ospitare famiglie, senza dover attendere gli estenuanti tempi di ristrutturazione di Demanio comunale e Aler.

E allora, visto che nei prossimi mesi di alloggi sequestrati ne arriveranno a decine, perché non concederli in affitto alle famiglie che, secondo la legge, hanno diritto alla casa ma che devono aspettare, quando va bene, anni?

Sicuramente oggi questa è l’emergenza, mentre le Associazioni che hanno ricevuto questi beni non sempre li utilizzano in maniera efficace e corretta, talvolta fanno politica e basta. Su questo sto preparando un dossier. Adesso però attuiamo questa semplice proposta in fretta anziché prendercela come sempre con l’Aler o la Regione.

Fabrizio De Pasquale consigliere comunale di Forza Italia

 

Milano: nel 2014 richiesti 383 milioni per multe

giovedì, 14 maggio 2015

Milano 14 Maggio – Le multe messe a bilancio a consuntivo 2014 segnano la cifra monstre di 347 milioni (285 per violazioni commesse nello stesso anno e 62 per recupero anni precedenti). Per capire quanto si chiede agli automobilisti vanno aggiunti 38 milioni di rimborso spese postali. In totale 383 milioni, la seconda voce di entrata dopo Imu.

È vero che poi non tutti le pagano (solo il 60%): c’è un esercito di furbetti o di collezionatori seriali di multe. Sono i possessori di auto con targhe straniere, i senza fissa dimora, i Rom, tutti coloro che non temono il fermo amministrativo etc.

Nel bilancio 2015 è prevista una piccola riduzione di 20 milioni. I milanesi si son fatti furbi, sanno che i ricorsi si vincono e soprattutto sanno dove sono collocate le 7 telecamere. A Milano si può combinare di tutto in strada senza incorrere in un vigile in 3000 strade, basta rallentare in sette!

Continua a essere altissima la spesa per notifica. Questo accade perché il Comune manda raccomandate anche quando potrebbe farne a meno, come in occasione dell’invio di 600.000 avvisi bonari  (6,5 euro a lettera).

Tanto paga pantalone, cioè noi. Il Comune non sa che oramai esistono poste private e continua a farci sborsare tanti soldi in più, facendo arricchire le poste. Nel caso degli avvisi bonari (quelle lettere con cui il Comune propone uno sconto sulle multe passate) poi il Comune rischia di spendere più di quanto incassa.

Considerando che stima di incassare il 5/10 % delle multe passate (62 milioni) e che ha speso 4 milioni per notificarle è molto probabile che alla fine ci guadagnino solo le Poste.

Ennesima spremitura di Pisapia e Granelli ai milanesi, ennesimo spreco ai nostri danni.

Fabrizio De Pasquale consigliere comunale di Forza Italia

 

Paghiamo 303 milioni di TARI ma Pisapia vuole farci ripulire i danni fatti da vandali e centri sociali

martedì, 12 maggio 2015

Milano 12 Maggio – Pagheremo quest’anno 303 milioni di euro di TARI, l’ultimo nome assunto dalla tassa rifiuti. 13 in più dello scorso anno. Eppure Pisapia e il suo Assessore Carmela Rozza vorrebbero che sabato e domenica i cittadini partecipassero a un programma di pulizie straordinarie.

Incredibile la faccia tosta di questi 2. Milano è sporca perché il Comune non fa rispettare il decoro e la pulizia della città attraverso i Vigili, non sanziona e non fa presidi: accampamenti nei parchi, piazze insozzate volontariamente da clochard e vagabondi, discariche di mobili tra i palazzoni delle case popolari, graffiti ovunque.

Domenica 3 maggio, dopo le devastazioni operate dai centri sociali, il PD aveva organizzato la manifestazione “nessuno tocchi Milano” conclusa dal Sindaco. Grande successo di pubblico sull’onda dell’orgoglio civico e qualche pulizia effettuata: ci sono ancora molte scritte in giro.

A quel punto è partita la corsa a metterci il cappello sopra. Addirittura l’Assessore Franco D’Alfonso, portavoce di una fantomatica lista civica arancione, ha dichiarato che dai 20.000 nasce un nuovo movimento civico arancione, ascrivendo a sé anche tante persone che erano andate lì in buona fede ma non per sostenere Pisapia.

Troppo facile ripulirsi così la coscienza dopo aver coccolato e ospitato gratuitamente in stabili comunali e in parchi cittadini teppisti dei centri sociali. Se proprio vogliono dimostrare un sano pentimento, dopo le complicità di questi anni, vadano a pulire tutti i murales che sorgono in prossimità del Leonkavallo, del Lambretta, del Torchiera. Scommettiamo che nessuno toccherà i murales dei centri sociali?

Fabrizio De Pasquale consigliere comunale di Forza Italia

About the Author

Leave a Reply

*

Powered by keepvid themefull earn money