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Una politica “gretina” obbliga Milano a stare ferma in coda

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Veramente irresponsabile quello che stanno facendo Sala e i suoi assessori  “gretini” Maran e Granelli.
La città deve ricominciare a riaprire, a muoversi e lavorare e loro che fanno? Obbligano  tutti ad andare in bicicletta.
Abbandonano 600.000 pendolari che usavano il trasporto pubblico, e non potranno più farlo per il distanziamento.
Avrebbero dovuto concentrarsi sulla priorità Trasporto Pubblico, che a Milano usavano il 50% delle persone.
Invece non c’è un piano di integrazione dei mezzi, di controlli,  di sanificazione, di areazione dei bus e delle stazioni. Lasciano in balia del caso i conducenti dei mezzi ATM: che faranno quando 40 persone saliranno su bus o quando su un Tram salirà un passeggero senza mascherina?
 
Il nostro Sindaco non ha combattuto col Governo per strappare regole e fondi più adeguati per una metropoli dove il 50% viaggiava sul mezzo pubblico.
Ha preferito fare filosofia green mentre la città rischia un ko economico.
Cosi mentre in città circoleranno inevitabilmente più auto, Sala lancia un piano di 35 km di ciclabili, eliminando parcheggi e dimezzando le carreggiate.
Attenzione non sono annunci: ieri hanno già disegnato le loro idiozie in Corso Venezia. Fra una settimana tocca a Buenos Aires e poi a Viale Monza.
Hanno preso in giro cittadini, associazioni e categorie, raccontando che si aprivano all’ascolto della città,  che tutti potevano dire la loro su Milano 2020. Poi però hanno imposto a tutti le loro utopie, vogliono rieducare tutti, anziani, imprese e pendolari, alla bici  e al monopattino. Hanno deciso, loro per tutti noi, come dobbiamo muoverci, in maniera slow, come se fossimo ancora in una epoca dove si passa da un aperitivo a un evento.
Infine le beffe: le ciclabili verranno realizzate con gli appalti e i fondi per la manutenzione stradale! Quindi per tappare le buche su strade e marciapiedi c’è tempo.
E poi mentre noi veniamo sanzionati, quando sgarriamo, il Comune costruirà le nuove piste fregandosene del Codice della Strada. Ciclabili a sinistra, svolte contromano, priorità ai semafori ai ciclisti (e altre code) : tutto sarà concesso perché il Comune ha chiesto la deroga al Ministero delle Infrastrutture. Sono dello stesso partito e quindi può!
Quindi rassegniamoci a code infinite tra San Babila e Sesto. Circoleremo su una carreggiata per senso di marcia e pazienza se i  mezzi di soccorso arriveranno in ritardo.
Unica consolazione. Essendo le ciclabili solo dipinte, quando Sala, Maran e Granelli nel 2021 saranno cacciati, in pochi giorni saranno cancellate.
Diventeranno un ricordo di un brutto momento per Milano, capitato purtroppo mentre c’era la peggiore amministrazione di sempre.
Fabrizio De Pasquale

Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Comunale di Milano.

L’articolo Una politica “gretina” obbliga Milano a stare ferma in coda proviene da Milano Post.

Source: Fabrizio c’è

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