Poche idee e tanto scaricabarile: la ricetta di Sala per la sicurezza
Il Sindaco Sala era chiamato ieri a esporre le sue idee per affrontare “l’escalation” di problemi di sicurezza a Milano: le violenze contro le donne, un Vigile aggredito e disarmato, un autista Atm inseguito e malmenato, un regolamento di conti a San Siro.
Tre i concetti emersi dal discorso che certo non assurgerà alla storia: assumeremo 240 vigili a Novembre e 260 a fine 2023, della sicurezza si devono occupare le forze dell’Ordine (e quindi non c’entra); il Covid 19 ha determinato tanto disagio giovanile che poi si trasforma in violenza.
Francamente sembrano poche idee ma confuse da parte di una Istituzione importante della città. Un piccolo uomo intento a lavarsene le mani più che un politico di visione che affronta le sfide sociali e di sicurezza che il momento storico richiede. Emblematica la frase sentita più volte in questi giorni: molti dei giovani coinvolti non sono residenti a Milano ! E allora chi dovrebbe occuparsene?
Riguardo alla Polizia Locale gli agenti che Sala vuole assumere, non subito, servono semplicemente a rimpiazzare i 500 uomini andati in pensione negli ultimi 5 anni, in cui la sua amministrazione non ha programmato concorsi e assunzioni. Manca poi quella che invece è oramai una necessità: avere un nucleo che si occupi di Movida e uno veramente attrezzato per la sicurezza nel Trasporto Pubblico.
Volere scaricare poi sulle Forze dell’Ordine tutto il lavoro per una maggiore sicurezza a Milano è ingiusto e anche un po’ meschino. Il Sindaco conta nel tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico, il luogo cioè dove si fissano gli obiettivi strategici e le priorità per la sicurezza.
E poi la sicurezza è il frutto di tante scelte amministrative
È questa amministrazione e non la Polizia che ha voluto far crescere le zone di Movida senza limiti né regole. È questa Giunta a essere totalmente indifferente verso il gigantesco consumo di droga e di alcolici in questa città. E’ l’attuale Sindaco che predica accoglienza per tutti senza organizzarla per nessuno. È lui che riceve i rapper per fare tendenza senza studiare quali modelli mandano ai loro coetanei.
Infine l’ultimo e più pericoloso scaricabarile è quello sui giovani e il Covid. Nessuno mette in dubbio che le limitazioni alla socialità abbiano comportato disagi nella vita dei ragazzi. Purtroppo però certo degrado e certi fenomeni legati alla Malamovida c’erano pure prima. E comunque è compito della politica e delle istituzioni programmare azioni sociali, culturali, formative, oltre che repressive, per evitare di bruciare generazioni. Qui proprio Beppe Sala non è pervenuto.
L’articolo Poche idee e tanto scaricabarile: la ricetta di Sala per la sicurezza proviene da Milano Post.
Source: Fabrizio c’è