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Tasse comunali già ai massimi e allora Sala aumenta biglietto Atm e spreme ancor più le auto.

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Il Comune a guida PD/Sala ha deciso nuovi aumenti per il 2023. Dal 9 gennaio aumenta il biglietto Atm che arriverà  a 2,20 Euro. Poi  è stato comunicato che “sono allo studio” aumenti della Area C a 7,5 euro, della sosta e anche il possibile ingresso a pagamento in Area B , naturalmente solo per le auto che sono autorizzate a circolare.

“E allo studio” è la classica formula ” di quando si stanno preparando fregature ma non lo si vuole annunciare, forse perché ci sono le Elezioni Regionali il 12 Febbraio.

Tutto ciò è determinato da problemi nel Bilancio del Comune che ha dovuto affrontare, peraltro come tutte le famiglie e le imprese, il caro energia.

 Solo che quando  mancano i soldi nei bilanci pubblici, il riflesso istintivo dei piddini non è quello di risparmiare o tagliare qualche spesa (giusto come esempio la comunicazione del Comune, cioè del Sindaco, da sola costa 4 milioni) ma quello di mettere le mani nelle tasche dei milanesi.

Si comincia dal trasporto pubblico ma si bastoneranno soprattutto gli automobilisti, come da manuale della ideologia green.

Beppe Sala già mette le mani avanti: se il Governo non rimborserà al Comune il surplus della bolletta energetica, lui sarà costretto a una gragnuola di aumenti tariffari.

Facciamo però una premessa: il Comune di Milano è il Comune più ricco d’Italia. Il 16 Dicembre ha incassato 670 milioni di Imu, in questi giorni 300 milioni di Tari, cui vanno aggiunte addizionale IRPEF, tassa di soggiorno e Canone Unico Patrimoniale. Ogni hanno può contare su 170 milioni di multe incassate (le sanzioni elevate sarebbero ancora di più), 30 milioni di Area C, i dividendi di A2A, gli affitti milionari (35 milioni solo da Galleria) che derivano dall’essere il più grande proprietario immobiliare d’Italia. E via con altre entrate per i vari servizi erogati e con i trasferimenti dello Stato.

Quindi se Sala  frigna perché  vuole più  soldi dal Governo,  cosa dovrebbero chiedere i Sindaci di Comuni meno ricchi e “patrimonializzati” di Milano?

La realtà è che avendo Sala (e Pisapia)  già portato ai massimi le aliquote IMU, l’addizionale IRPEF, la tassa rifiuti e l’occupazione suolo pubblico, in assenza di risparmi della macchina comunale, al Sindaco non rimane che far leva  su aumenti tariffari e inventarsi nuove gabelle a danno di automobilisti e pendolari.

Troppo complicato per lui razionalizzare qualche spesa o, giusto per rimanere in tema di ATM, recuperare le decine di milioni di evasione dei saltatori dei tornelli.

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Source: Fabrizio c’è

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