Milano 3 Aprile – A leggere il Corriere di stamane va tutto bene: Amsa si impegna a pulire di piu la citta’, presto avremo un impianto per l’umido e dall’ estero tutti vogliono copiare Milano.
Chi ha partecipato alla commissione pero’ ha visto un altro film.
A2A ha nascosto ancora una volta le sue intenzioni al Consiglio Comunale di Milano. Nonostante da 2 anni i milanesi svolgano diligentemente la raccolta dell’umido e nonostante generici annunci nel piano industriale, non abbiamo ancora né un progetto, nè un costo, nè una localizzazione per l’impianto di compostaggio del’umido di Milano. Ciò vuol dire che almeno per ancora 4 anni i milanesi dovranno pagare nella Tasi il costo del trasferimento e conferimento del rifiuto umido a impianti di privati. Raccogliamo umido, ma poi non abbiamo l’impianto per trasformarlo.
Ancora più grave e’ poi il silenzio sul nuovo contratto di servizio Comune / Amsa, che in parte viene già applicato. Non sappiamo, a fronte di alcuni servizi in più previsti, quanti uomini e quanti mezzi in più saranno impiegati, nè quante giornate di lavoro festivo supplementare verranno richieste. Si punta sull’effetto di penali che il Comune dovrebbe comminare ad Amsa. Un po’ come fare il solletico a una societa’ che riceve 290 milioni l’anno dal Comune. I milanesi che hanno subito aumenti del 33% della tassa rifiuti negli ultimi 2 anni meritano un servizio migliore, con piu uomini e piu mezzi.
Nascondere la localizzazione dei nuovi impianti per paura che la popolazione faccia le barricate contro, nascondere che non ci sono risorse e quindi si chiederanno ai lavoratori maggiori sacrifici sono piccoli espedienti di piccoli dirigenti . Anche se con grandi stipendi.