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Archivio di luglio 2013

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Abrogata la proprietà privata. Non per mezzo della rivoluzione ma col regolamento edilizio

venerdì, 19 luglio 2013

Approfittando di una società civile disattenta e del sonno dei grandi giornali , la Milano di Pisapia compie un nuovo passo verso la edificazione del socialismo reale e verso un futuro di miseria e di crescita zero. Attraverso il regolamento edilizio, l’Assessore De Cesaris vorrebbe abrogare l’articolo 42 della Costituzione, che riconosce la proprietà privata e ne garantisce il godimento ai proprietari, segnalando che eventuali limitazioni devono essere fissate per Legge. L’amministrazione Pisapia, saldamente convinta che la proprietà privata e’ un furto come ogni sessntottino o no global che si rispetti, ha fissato nel regolamento edilizio questo principio: se il proprietario non cura il proprio immobile, il Comune prima lo diffida ( e cio’ accade anche ora ove un immobile costituisca pericolo per l’incolumità oppure su aree che diventano discariche ) , poi provvede alla manutenzione direttamente e si fa rimborsare l’intervento; infine dopo 5 anni destina a finalità sociali l’immobile il cui proprietario non fa interventi di manutenzione. Siamo alla socializzazione della proprietà privata. Con questo strumento si vorrebbe forse evitare ai centri sociali la fatica di occupare immobili tipo la Torre Galfa, perché il Comune glieli potrebbe affidare direttamente. E’ il solito sogno della sinistra comunista : sequestrare la proprietà a chi se l’e conquistata per assegnarla a fantomatiche funzioni sociali gestite dai commissari del popolo. E una vera follia che potrebbe ulteriormente fiaccare il mercato immobiliare. Perche’ un privato non puo’ decidere in liberta’ quando e’ il momento di investire e glielo devono dire i funzionari comunali? Quale investitore straniero verrebbe più a investire a Milano sapendo che il Comune potrebbe requisire il suo bene? Con quali soldi il Comune rimetterebbe a posto questi immobili, visto che attualmente non ha i soldi per tappare i buchi delle strade? Il Comune pensi a quanta responsabilità sua c’e negli edifici abbandonati: PGT penalizzanti, procedure defatiganti, cambiamenti di linea politica etc determinano non pochi ritardi. E poi perché dovremmo affidare dei beni privati a chi gestisce male le proprie sedi ( Via Pirelli e’ fuorilegge) e il proprio patrimonio ( guardiamo le case popolari o il Marchiondi, giusto per fare un esempio. Mi stupisco che simili panzane non producano una sollevazione non solo nei proprietari di immobili, ma anche in tutte quelle categorie che vivono nella filiera del mattone.Quanto pensano di potere mantenere un minimo benessere con questo socialismo reale in ritardo di un secolo?

 

Più Tares per tutti

giovedì, 18 luglio 2013

Dopo una maratona di un mese Milano ha fissato la sua tariffa rifiuti. Il Consiglio Comunale prima ha approvato un nuovo regolamento, poi il corrispettivo del servizio da pagare al gestore, nel nostro caso Amsa, oggi pomeriggio infine approvera’ le tariffe per le diverse utenze, domestiche e non domestiche. Lo scorso anno Pisapia aveva aumentato la Tarsu mediamente del 23%. Quest’anno l’aumento mediio sara’ del 9% ma ci saranno categorie che dovranno pagare un salasso maggiore. Perché questi nuovi aumenti mentre , causa crisi , la produzione di rifiuti e’ scesa del 10%? Perche il corrispettivo da versare ad Amsa e’ passato da 266 a 289 milioni. E perché mai se i servizi di pulizia sono sempre gli stessi? Da una parte e’ venuto meno un incentivo statale Cip6 a chi produceva energia da rifiuti, dall’altra abbiamo dovuto pagare il prezzo all’ideologia verde, e quindi , pur in tempi di vacche magre, attuare a tutti i costi la raccolta differenziata della frazione umida. Non disponiamo di una centrale a biogas che trasformi il rifiuto umido in energia e il compost ( concime ) prodotto da Milano non lo vuole nessun agricoltore, ma era troppo importante partecipare alla retorica ambientalista della raccolta differenziata: cosi paghiamo 10 milioni in più per raccogliere separatamente l’umido e mandarlo in un impianto privato vicino Bergamo. Il PDL aveva proposto poi di lasciare invariata la tassa, utilizzando quindi un po di proventi della tassa di Soggiorno ( 13 milioni su 28 ) per i servizi erogati da Amsa: il principio era che anche chi viene da fuori Milano ( city users ) pagasse per la pulizia della citta’. Niente da fare, che volete che siano 23 milioni in più per le sanguisughe di Pisapia. Tares , ennesimo frutto avvelenato del Governo Monti, e’ calcolata non solo sui metri quadri di abitazione o ufficio/impresa ma anche sul numero di persone componenti la famiglia e su coefficienti basati sulla produzione di rifiuti presunta di ogni tipo di attivita’. Cosi pagheranno di più le famiglie numerose anche se un emendamento PDL/PD ha alleggerito il tributo per chi vive in case sotto i 120 metri quadri. Alcune categorie si troveranno a fine novembre, quando si paga l’ultima rata che contiene il conguaglio Tarsu 2012 /Tares 2013, una vera mazzata. Gli ambulanti di alimentari pagheranno il 102% in più, negozi di fiori e pescherie il 91 in piu’, Bar e pasticcerie l’86 % in piu,pizzerie e ristoranti il 67% in più . Per questo PDL e Lega hanno presentato 400 emendamenti e cosi’ hanno ottenuto ottenuto un abbassamento più o meno del 15% di questi incredibili salassi ad attività produttive già penalizzate. Ma c’e un ma. Tutti i numeri che abbiamo dato sono al netto del sovrapprezzo da 0,3 euro al metro quadro che lo stato percepira’. Pisapia conta che il Governo lo elimini con la riforma Imu. Ma e’ tutto da vedere che il Governo lo tolga. Se rimarra’ Tares costerà ai milanesi altri 24 milioni in più, cioè 47 più del 2012. ( +18 % medio). Ecco perché e’ sempre più urgente che il Comune smetta di spendere come una cicala e fermi la spirale di tasse e aumenti tariffari.

 

I diritti umani solo quando fa comodo: la stampa guarda all’estero ma sempre pensando alle schermaglie italiane.

martedì, 16 luglio 2013

Da alcuni giorni i giornali italiani dedicano uno spazio abnorme alla vicenda di Alma Shalabaieva, la moglie dell’ex ministro dell’energia del Kazakistan Mukthar Ablyazov. Che succede? I giornali italiani hanno finalmente capito l’importanza della geopolitica o stanno scoprendo le contraddizioni di uno dei paesi più ricchi di petrolio del mondo, dominato da un leader padre padrone? Naturalmente no! I soliti brillanti reporter, un tempo addetti a pubblicare intercettazioni che qualche magistrato o cancelliere gli passava ( roba da premio pulitzer) ora stanno cercando di costruire un nuovo processo a tavolino per Berlusconi: la tesi dei nostri dietrologi e’ che dietro il favore fatto al longevo Presidente Kazaco Nursultan Nazarbayev ci siano interessi del Cav; in seconda battuta poi si cerca di azzoppare il Ministro Alfano e con lui il Governo Letta, un accidente della storia per chi sognava un governo Bersani /Vendola aiutato dai grillino. Se non fosse cosi, prima di avventurarsi in racconti strappalacrime sulla cattiva polizia italiana, qualche giornalista avrebbe dovuto scavare per capire chi e’ il ” dissidente ” Ablyazov. L’unico a farlo e’ stato l’esperto di regimi comunisti del Giornale , Fausto Biloslavo. Ablyazov, ex delfino del presidente a vita Kazaco , e’ un oligarca dedito agli affari . Dopo aver tentato di sostituire Nazarbayev insieme a giovani leve del partito ( comunista e unico si intende) si e’ messo a fare finanzia e trading . Una volta scappato in Inghilterra, perché perseguitato dalla giustizia Mazara dice lui, e’ stato condannato anche dalla giustizia inglese prima per appropriazione indebita , poi per aver mentito. A questo punto nel 2012 scappa da Londra, inseguito da mandati di cattura internazionale dalla Russia. Insomma questo signore non e’ Sacharov o Solgenitsin , autentici eroi della libertà contro il regime comunista, ma solo un affarista che combatte contro il suo governo, a sua volta non esemplare per democrazia e trasparenza. E la nostra stampa decide di cavalcare questo intrigo tutto Kazaco, solo per fare sgambetti politici interni. Si scomodano addirittura i diritti civili, quando qui si sta parlando di un problema di passaporti ( diplomatici) veri o falsi, ma comunque misteriosamente concessi dalla Repubblica centro africana. Lasciamo stare. Se proprio si vogliono interessare di libertà nel mondo , i giornalisti italiani si dedicassero alle topiche prese con la primavera araba, scrivessero qualcosa su Cuba, sulla corruzione del Brasile che doveva rappresentare il nuovo mondo progressista, e su tutti i regimi nei quali fare il giornalista e difficile, perché la polizia non ti passa le veline ma ti mette in galera.

 

Sentirsi inutili mentre gli altri fanno disastri

venerdì, 12 luglio 2013

Nell’ultimo mese la sensazione che ho provato più spesso come consigliere comunale sono state quelle della rabbia , della impotenza e della inutilità. Milano, il motore economico del nostro paese, per la prima volta nella storia e’ in difficoltà a chiudere il bilancio preventivo del suo Comune perché i conti non tornano. Costi dei servizi che crescono , niente entrate straordinarie da vendite di patrimonio o di aziende, crollo degli oneri di urbanizzazione per la crisi e un PGT sbagliato, una miriade di spese e contributi per iniziative e progetti inutili che servono associazioni amiche della sinistra : tutto ciò insieme ai minori trasferimenti da Roma, annunciati da 2 anni ma non affrontati per tempo, ha portato a una situazione drammatica in cui Pisapia ha aumentato ogni tassa possibile: Addizionale IRPEF, Imu, Cosap, Tassa di soggiorno, e da ultimo TARES, la vecchia tassa sui rifiuti. Ebbene in questa situazione drammatica di cosa discute il Consiglio Comunale? Di Biotestamento, di una targa per l’Attentato di Via Palestro, di pubblicita’ sessiste…… Dovremmo essere tutti i giorni a lavorare con la lima per tagliare spese inutili, per ripensare i servizi cercando di risparmiare qualcosa, dovremmo lavorare a eliminare tutti quegli ostacoli regolamentari e burocratici che bloccano la crescita e quindi l’occupazione. Invece la maggioranza di sinistra impone il suo assurdo calendario di discussioni astratte, sembrano Maria Antonietta che vuole sfamare il popolo con le brioches. Sperano forse di spostare l’attenzione su altro, ma la crisi economica e’ inesorabile. Come consigliere di opposizione non mi sono limitato a dire di no. Ho fatto almeno quindici interventi . Ad esempio sulla TARES, Ho proposto varie soluzioni per evitare di chiedere altri soldi ai milanesi , utilizzando i proventi della tassa di soggiorno e sospendendo alcuni servizi , come la raccolta dell’umido, finche non avremo gli impianti per smaltirlo noi in maniera economicamente vantaggiosa. Qualche notizia sui giornali, qualche lettera di cittadino arrabbiato ma la maggioranza procede granitica nella sua ideologia : tassa e spendi. E a dicembre le famiglie riceveranno una mazzata fiscale , le imprese e i negozi si troveranno aumenti anche del 100% , su TARES e Cosap. Forse allora la mia opposizione si salderà con una ribellione fiscale della società milanese che oggi subisce distrattamente

 

Più pipistrelli per tutti. Ma le zanzare imperversano

giovedì, 11 luglio 2013

La storiella che vi raccontiamo non serve a dimostrare che Maran e’ un disastro che come assessore alla mobilita e all’ambiente. Su questo si potrebbero scrivere enciclopedie e un ebook molto ben fatto e’ stato giusto presentato ieri da MP Qui vogliamo dimostrare, su una questione minore, quanta fuffa viene venduta con l’immancabile parola sostenibilita’ ( la parola più politically correct del momento) spacciando come scientifiche prove che non esistono. Dunque nel 2012 Maran annuncia che il Comune di Milano diventa campione di ecostenibilita’ anche nella lotta alle zanzare. Da allora, oltre agli intrugli preparati da qualche cattivissima multinazionale, vengono piazzate 500 Bat Box nei parchi milanesi. Costruite dai detenuti del carcere di Monza,serviranno a ospitare torme di pipistrelli che dovrebbero mangiare e fare sparire le zanzare. 100 poi le hanno regalate quei compagni generosi delle Coop. Su tutto, si legge nei comunicati dell’epoca, spicca la indiscussa garanzia di uno dei massimi esperti di metodologie ecosostenibili contro le zanzare : niente popo di meno che il dott, Huanhauari . Raggiante poi nella primavera 2013 l’Assesore annuncia che le batbox sono state effettivamente occupate dai pipistrelli. Povero Maran , nessuno gli aveva spiegato pero’ che i pipistrelli non si nutrono solo di zanzare e quindi la loro presenza nei parchi non risolve il problema…e’ come svuotare il mare col secchiello. Basta andare su internet e leggere che dicono gli entomologi. Cosi’ ai primi caldi veri, che quest’anno sono arrivati solo adesso mentre maggio e giugno sono stati più freschi del solito, le zanzare sono ricomparse con la virulenza di sempre. La guerra delle zanzare non la vincono nemmeno i pipistrelli, contenti dell’ospitalità ma intenti a magnarsi tutto quello che passa a tiro. Già perché nessuno e cosi fazioso da dire che prima le zanzare non c’erano. Milano e’ cosi circondata a sud e a ovest di risaie che ci vorrebbe uno sforzo ciclopico e non solo del nostro Comune per evitare le fastidiose punture Quello che la storiella dimostra e’ che sbagliato abboccare a tante ricette verdi spacciate per scientifiche che invece sono bufale poco sostenibili

 

Più pipistrelli per tutti. Ma le zanzare imperversano

giovedì, 11 luglio 2013

La storiella che vi raccontiamo non serve a dimostrare che Maran e’ un disastro che come assessore alla mobilita e all’ambiente. Su questo si potrebbero scrivere enciclopedie e un ebook molto ben fatto e’ stato giusto presentato ieri da MP Qui vogliamo dimostrare, su una questione minore, quanta fuffa viene venduta con l’immancabile parola sostenibilita’ ( la parola più politically correct del momento) spacciando come scientifiche prove che non esistono. Dunque nel 2012 Maran annuncia che il Comune di Milano diventa campione di ecostenibilita’ anche nella lotta alle zanzare. Da allora, oltre agli intrugli preparati da qualche cattivissima multinazionale, vengono piazzate 500 Bat Box nei parchi milanesi. Costruite dai detenuti del carcere di Monza,serviranno a ospitare torme di pipistrelli che dovrebbero mangiare e fare sparire le zanzare. 100 poi le hanno regalate quei compagni generosi delle Coop. Su tutto, si legge nei comunicati dell’epoca, spicca la indiscussa garanzia di uno dei massimi esperti di metodologie ecosostenibili contro le zanzare : niente popo di meno che il dott, Huanhauari . Raggiante poi nella primavera 2013 l’Assesore annuncia che le batbox sono state effettivamente occupate dai pipistrelli. Povero Maran , nessuno gli aveva spiegato pero’ che i pipistrelli non si nutrono solo di zanzare e quindi la loro presenza nei parchi non risolve il problema…e’ come svuotare il mare col secchiello. Basta andare su internet e leggere che dicono gli entomologi. Cosi’ ai primi caldi veri, che quest’anno sono arrivati solo adesso mentre maggio e giugno sono stati più freschi del solito, le zanzare sono ricomparse con la virulenza di sempre. La guerra delle zanzare non la vincono nemmeno i pipistrelli, contenti dell’ospitalità ma intenti a magnarsi tutto quello che passa a tiro. Già perché nessuno e cosi fazioso da dire che prima le zanzare non c’erano. Milano e’ cosi circondata a sud e a ovest di risaie che ci vorrebbe uno sforzo ciclopico e non solo del nostro Comune per evitare le fastidiose punture Quello che la storiella dimostra e’ che sbagliato abboccare a tante ricette verdi spacciate per scientifiche che invece sono bufale poco sostenibili

 

Manca l’idea dello sviluppo. Cosi non c’e futuro

martedì, 2 luglio 2013

Più tasse per tutti, delinquenza senza freni favorita da buonismo ideologico, lavori pubblici fermi al 2011 e scarsa manutenzione della citta’ . Questa e’ la cartolina della Milano di Pisapia. Ma c’e’ una cosa che e’ ancora piu grave, che mi fa imbestialire ogni giorno come cittadino e come consigliere di questa citta’ : stiamo negando il futuro a Milano.

Quale futuro puo’ avere una metropoli dove ogni attivita’ imprenditoriale ,commerciale, professionale autonoma e’ vista con sospetto ( di evasione fiscale o di collusione), dove ogni iniziativa privata deve passare al vaglio di vigili, uffici, commissioni, tavoli ; dove ogni piccolo o grande investimento deve superare una barriera di regolamenti, ordinanze, piani , delibere che hanno l’unica finalità di bloccarlo.

Se pensate che questa sia una lettura ideologica di un nostalgico liberale vi sbagliate: questa e’ la analisi di chi ama l’identità dinamica e creativa di Milano, un luogo che ha creato ricchezza e lavoro per generazioni di uomini e donne grazie all’iniziativa privata di migliaia di imprese, di artigiani, di commercianti. La ricchezza di questa citta’ non e’ mai derivata da finanziamenti statali ne da posti di lavoro sovvenzionati dal pubblico.

Ma questa e’ invece la cultura di chi ci governa. Pensano che le start up nascano perché il Comune fa il bando, immaginano un piano regolatore ( PGT) dove i proprietari e i costruttori sono costretti a fare edilizia sociale col risultato che e’ tutto bloccato e non si costruisce ne case di lusso ne quelle popolari. Vogliono spostare la movida per decreto, ignorano il contributo del volontariato e dell’associazionismo, mentre confidano ciecamente nella decisione politica.Sospettano di profitti indebiti ogni attività commerciale, dalla moda di lusso alla festa di quartiere, senza capire che oggi e’ questa la grande leva che sorregge l’ex capitale industriale e finanziaria degli anni 50.

Tutte le attività private vengono appesantite da nuovi regolamenti ( dal gelato alla pubblicità sessista), di valutazioni discrezionali operate da funzionari, e poi vengono taglieggiate da un prelievo fiscale comunale ( che si aggiunge a quello statale) che ci costa 600 milioni in più dell’epoca Moratti. In cambio di cosa? Qualche pista ciclabile, microfinanziamenti ad associazioni e circoli, campi Rom e unioni di fatto, domeniche a spasso e area C: altro nemmeno i trinariciuti saprebbero ricordare.

Ecco perche’ mi domando: che faranno i nostri figli? Andranno in bici tutto il giorno ? Che futuro ha una citta’ che criminalizza la mobilita’, l’edilizia, la scuola, la sanita’ , la ricerca quando a questi termini si accompagna l’aggettivo ” privata”?

 

 

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