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Archivio di maggio 2013

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Nella città gruviera anche Piazza Duomo e’ piena di buche

venerdì, 31 maggio 2013

Anche la piazza simbolo della città e’ martoriata dalle buche. Nella parte Sud della piazza, quella davanti Palazzo Carminati, dove e’ consentito il passaggio delle auto, molti lastroni di marmo rosa di Candoglia sono spezzati e incrinati e danno luogo ad avvallamenti di 20 cm.

I tassisti che stazionano a fianco dicono che sono mesi che la strada e’ dissestata e che hanno più volte avvisato i vigili. Qualche settimana fa un turista a piedi si e’ fatto male e a Dicembre un    Taxi ha distrutto il semiasse.

A ogni pioggia di questa stagione molto bagnata la situazione peggiora. Il Comune un mese fa per bocca dell’Assessore Carmela Rozza ha annunciato un piano di manutenzione stradale da 30 milioni di euro con una enfasi trionfale , degna di un opera storica…che so, un nuovo naviglio. Invece si tratta di banale manutenzione che in passato si faceva tutti gli anni , ma in questi 2 lustri  di Pisapia sono stati cosi pochi i lavori pubblici effettuati, circa un decimo di quelli che si facevano ai tempi della Moratti, che anche l’asfaltatura e’ un miraggio. Quanto sono lontani i tempi in cui il PD polemizzava con De Corato perché si faceva troppa manutenzione stradale.

Comunque il piano al momento e’ solo un annuncio perché di ruspe non se ne vedono. Si vedranno se tutto va bene a meta luglio. Si badi bene pero’ che stiamo parlando di lavori fatti con vecchi appalti e risparmi di gara. Se come pare il Bilancio verra’ approvato a fine giugno o addirittura a Settembre, anche il piano delle opere pubbliche subirà questo ritardo. 2 mesi per i progetti esecutivi , 2 mesi per svolgere le gare ecco che i lavori pubblici e le manutenzioni 2013 partiranno nel 2014.

Dunque per i mezzi a 2 e 4 ruote il calvario delle buche non e’ finito e può solo peggiorare nel tempo a causa dell’assenza di manutenzione. A fare le spese dei ritardi e della forse inconscia contrarieta’ della sinistra per i lavori stradali saranno i milanesi a cui non rimane che denunciare il Comune per insidia stradale

 

Le amministrative , segnali negativi per tutti

martedì, 28 maggio 2013

A guardare i risultati di ieri ci si può fare il segno della croce.

Gli elettori vanno sempre meno a votare. C’e scarsa fiducia nei partiti, e questo alla luce di come agiscono e come selezionano i candidati ci può stare. Ma c’e anche poca fiducia nella politica. Si pensa cioe’ che chiunque vinca sia difficile attuare il programma votato. Troppe leggi , troppa burocrazia, troppo forti alcuni poteri fuori dalla legittimazione elettorale ( i magistrati, le banche, gli alti dirigenti statali) perché un Sindaco o una coalizione possano cambiare qualcosa.

Questo e’ indubbiamente vero ma se non utilizziamo la democrazia, se non diamo legittima forza alla politica, queste lobby, dominate da interessi di casta e governate con logiche da loggia segreta saranno sempre più padrone di un Italia paralizzata e senza crescita.

Fra quella meta’ di cittadini che e’ andata a votare ( che differenza di votanti con le politiche di 3 mesi fa) ha tenuto il PD, e’ andata bene la sinistra più radicale, con tutte le sue utopie irrealizzabili che in un periodo di crisi danno sicurezza a molti. Tanti voti di Grillo sono defluiti nell’astensionismo, perché chi era arrabbiato ha visto che i parlamentari/ droni che Grillo ha mandato in parlamento non sanno fare opposizione e tengono congelata la loro forza.

Infine il PDL e la Lega,  come sempre e più di sempre, quando non si tratta di un voto politico, di un voto esiziale , di un o la va o la spacca, non riescono a convincere molti loro potenziali elettori a recarsi alle urne.

La sinistra ha una rete di sindacati , associazioni fiancheggiatrici, poteri locali che distribuiscono favori ( cooperative, banche, comuni e province) . L’area moderata no. In questi anni, al di la delle miracolose campagne elettorali di Silvio Berlusconi, non si e costruito ne una presenza vera sul territorio, ne un sistema di selezione democratica dei candidati per cui le personalità più autorevoli e capaci possano emergere nelle realtà locali. E quindi l’elettore moderato non si sente, a torto o a ragione, molto motivato ad andare a votare.

Poche segnali di speranza e molto lavoro da fare. La strada per dare un futuro all’Italia pero e’ questa.

 

Due scaricabarile, nessun senso di responsabilità

sabato, 25 maggio 2013

Due piccole storielle descrivono bene di che pasta e’ fatta la gente che governa Milano.

Come e’ noto Mercoledì scorso il centro sociale Zam e’ stato sgomberato. Nel pomeriggio i noglobal si sono recati in Piazza Scala , animati da intenzioni non pacifiche: come minimo puntavano a occupare la sede del Comune, colpevole di non averli difesi dopo l’impegno da loro profuso per Pisapia.

I poliziotti schierati si sono limitati a proteggere il Palazzo e quando la situazione si e’ scaldata hanno sciolto l’assembramento. Oggi sui giornali e su facebook e’ tutto un prendere le distanze. Il Sindaco spiega che lo sgombero non lo ha chiesto lui ma la proprieta’; peccato in una citta’ dove ci sono 29 occupazioni  di immobili pubblici e privati farebbe comodo un Sindaco che chiede il rispetto della legalita’. Il suo collaboratore Paolo Limonta , uomo di collegamento coi centri sociali, su facebook ha addirittura criticato il comportamento della Polizia ” non dovevano intervenire!” . Il racconto pasoliniano dei poliziotti che per 2 lire dovrebbero farsi menare dai figli di papa  viziati che giocano alla rivoluzione si ripete. Giustamente qualche sindacalista degli agenti di polizia ha fatto presente che se le cose stanno cosi la prossima volta che verranno chiamati da Palazzo Marino non si presenteranno.

Altra grande prova da statisti la fornisce la telenovela del bilancio del Comune.

Dopo 2 anni di spesa corrente fuori controllo bisogna raddrizzare un buco di 436 milioni. Bisogna , con senso di responsabilita’ , decidere: o si taglia la spesa oppure si aumentano ancora le tasse. La sinistra meneghina ha scelto di rinviare la scelta a quando il Governo Letta deciderà cosa fare di Imu, cioe’ a fine settembre. Ma che c’entra? Il Governo ha già detto che l’Imu sulla prima casa non si deve pagare e che entro settembre verranno individuate le risorse sostitutive di questa entrata per i Comuni. Si badi bene che Imu non c’entra niente con il buco , anzi se non fosse rimborsata ai comuni il buco di Milano si ampierebbe.

Pero alzare il polverone sull’Imu serve oggi a prendere tempo e domani a trovare qualcuno su cui scaricare la colpa di tasse e tagli. Intanto questa incapacità di decidere blocca il bilancio e senza bilancio non si può approvare il piano delle opere pubbliche: quindi ancora per altri mesi niente manutenzioni stradali, edilizie e scolastiche. Insomma non sanno che pesci prendere, ma  la prima preoccupazione e’ poter dire che non e colpa loro.

 

Si tagliano i fondi alle scuole ma si celebra una nuova riforma patacca

giovedì, 23 maggio 2013

Martedì mattina al Castello sono stati invitati al Castello Sforzesco 200 studenti milanesi , figli di immigrati , delle elementari per una cerimonia partorita dalle fertili menti che allignano nella maggioranza di Palazzo Marino

Ai bambini e’ stato consegnato un attestato di cittadinanza italiana perché la giunta di Pisapia ha subito individuato nel cosiddetto Ius Soli la sua nuova priorita’. E’ noto come la cultura radicalchic preferisce astrattissime conquiste di diritti civili a volgari ma forse un po  più concrete  azioni per dare , ad esempio, una mano di intonaco alle aule fatiscenti oppure migliorare la refezione scolastica per tutti i bimbi che frequentano le scuole milanesi.

In prima linea col Sindaco c’erano l’Assessore ai Servizi Sociali Pierfrancesco Maiorino e quello all’Educazione Francesco Cappelli, un professore che somiglia a Fidel Castro sia nel fisico che nella concezione della libertà di educazione, come ben sanno i genitori degli allievi della San Giusto. Ospite d’onore il Ministro per l’integrazione Cecil Kienge, la cui funzione sembra essere più simbolica che pratica

Poi attacca la dichiarazione di ieri a firma mia

 

Milano violenta e le goffe giravolte di Pisapia

mercoledì, 22 maggio 2013

La sicurezza di una grande città dipende da tante cose. Una giustizia che funzioni , un presidio continuo del territorio, una amministrazione che combatte ogni forma di illegalita’ anche quelle che appaiono più innocue.

E’ l’esatto opposto di quanto accade a Milano. Qualche giorno fa il tribunale ha concesso le attenuanti a un giovane rom che aveva schiacciato con la sua auto il vigile Niccolò Sabatini, perché era cresciuto in ambiente caratterizzato da illegalita’ diffusa! Nessun commento su questa scandalosa sentenza dal Sindaco, che vede un suo dipendente ammazzato mentre compieva il suo dovere. E’ solo uno tanti esempi, come quello di Cabobo , non espulso perché qualcuno gli ha fatto fare ricorso con la scusa di dichiararsi perseguitato politico e qualche magistrato ha tardato a verificare questa fola: cosi 3 milanesi hanno perso la vita.

Poi c’e la questione del presidio. Milano , la sua ricchezza e i suoi commerci, attira decine di migliaia di clandestini e malavita di ogni etnia e nazionalità. Dunque non basta la semplice attività dei Carabinieri e Polizia come in un paesino della provincia italiana, ci vuole un impegno maggiore di uomini e mezzi.

Siccome pero Pisapia ha scritto nel suo programma elettorale che avrebbe cambiato il modello ” securitario” ( cosi hanno scritto! ) voluto da De Corato, inizia un insensata demolizione di un modello che era stato faticosamente costruito e che non era forse nemmeno quello sufficiente.

Via l’esercito dalle strade perché ai radicalchic sessantottini gli ricorda i golpe e i colonnelli! Via i vigili dalle funzioni di sicurezza e dal compito di identificare i clandestini. Stop alle collaborazioni con associazioni di ex poliziotti e carabinieri che presidiavano alcuni luoghi. Stop ai nuclei  di tutor , armati, che presidiavano il metro e i mezzi pubblici. Fine delle attività di sgombero quotidiano dei campi Rom e introduzione degli sgomberi dolci, rari e con preavviso.

Questo sistema faceva paura a qualche cittadino? No solo ai delinquenti. Pero’ disturbava le anime belle della sinistra, la loro ideologia buonista secondo cui la colpa e’ sempre della societa’ e mai individuale.

Aggiungiamoci  anche il più totale lassismo del Comune nei confronti di occupazioni abusive di case popolari ed edifici pubblici e privati, nei confronti del commercio abusivo, del vandalismo graffitaro ed ecco che la città e’ completamente fuori controllo. Si può girare con un piccone per un chilometro senza imbatterei in nessuna divisa, si può rapinare una gioielleria a 500 metri dalla questura.

Pisapia tenta goffe marce indietro sui militari,  ma promette telecamere che bisognava mettere prima, rimanda i tutor nel metro dopo che erano stati messi a fare la guardia ai depositi. Forse e’ tardi per rimediare, di certo la pazienza dei milanesi nei confronti della amministrazione arancione e’ finita

 

La sicurezza e la prima libertà.

mercoledì, 15 maggio 2013

Tre morti innocenti e incolpevoli , cinque milanesi inermi colpiti mentre circolano per le strade di Niguarda da un signore che dovrebbe essere stato espulso dal territorio nazionale non possono essere liquidati come un tentativo di bassa propaganda elettorale.

Pisapia sbaglia a non cogliere il grido d’allarme che arriva dalle periferie. La crisi, l’immigrazione incontrollata e la non effettività delle pene prodotta da una giustizia che non funziona hanno prodotto una miscela pericolosa che può far esplodere anche la città più civile e più aperta all’integrazione che si conosca in Italia.

L’ideologia buonista , il multiculturalismo, lo strabismo dei diritti senza doveri , predicati soprattutto  da elites privilegiate che stanno comode nei loro salotti fanno male soprattutto ai ceti più deboli: agli anziani , a chi vive in una casa popolare in periferia, a chi svolge un lavoro in mezzo alla strada.

Dunque chi dice di battersi per i ceti più popolari , dovrebbe forse ascoltarli di più e capire quali sono le priorità per garantire in tutti i quartieri il diritto a vivere nella sicurezza: più presidio nei quartieri attraverso la presenza di vigili , forze dell’ordine e militari ( offerti dal nuovo Governo e speriamo non rifiutati) , controllo del territorio attraverso il rispetto delle regole nell’edilizia popolare, nei mezzi pubblici, nei mercati e nelle strade commerciali.

Se fa tutto questo , il Sindaco ha poi diritto di invocare l’aiuto del Governo, per avere più uomini della Polizia, per avere  una legge sull’immigrazione che non scarichi sulle grandi città moltitudini di immigrati clandestini.

Oggi pero il Sindaco se la prende con chi non ha chiamato il112 o con chi contesta il sostegno ai Rom . Al di la del gesto folle di Kabobo, basta leggere le cronache di questo giornale per sapere che in città si consumano ogni giorno decine di furti, di aggressioni, di violenze che destano meno scalpore sui giornali ma che incattiviscono l’animo dei milanesi.

Ne prenda atto , abbia il coraggio di abbandonare una visione ideologica che produce solo mancanza  di controllo del territorio. Perché la sicurezza e’ la prima libertà’ da garantire

 

 

La sinistra che non accetta il risultato elettorale pretende di dettare le regole

lunedì, 13 maggio 2013

Fa specie che nemmeno le parti più ragionevoli della sinistra abbiano preso le distanze dalle violenze di ieri a Brescia. Esattamente come molti media che hanno messo sullo stesso piano i teppisti che volevano impedire lo svolgimento di un comizio con una manifestazione pacifica di un partito che fa campagna elettorale per eleggere il suo Sindaco.

A nessun liberale verrebbe in mente di andare a contestare un comizio del PD , di aggredire verbalmente e non solo i militanti di un altro partito. Invece i media hanno dato dignità di contestazione politica alla gazzarra violenta messa in scena da centri sociali spalleggiati da militanti di Sel e di 5 stelle.

purtroppo tutta la sinistra e’ stata compatta nel dare rilievo politico alle contestazioni e nel ribadire l’ipocrita teoria che i ministri PDL non avrebbero dovuto partecipare alla manifestazione. Questi ultimi Possono pensare che Berlusconi sia perseguitato dai giudici ma non partecipare a una riunione dove ciò viene affermato. Chissà poi perché questa cautela spetterebbe solo al centrodestra mentre i Ministri PD potrebbero continuare a dire ciò che vogliono del cavaliere.

In pratica gli atteggiamenti della sinistra in piazza a Brescia testimoniano una sinistra che non accetta il risultato elettorale e sogna, come da 20 anni , di andare al governo per eliminazione del suo principale avversario. Assurdo che a questo atteggiamento intollerante  vada dietro il PD e che si voglia dettare le regole di comportamento agli uomini del PDL.

Il PD di Epifani – a proposito ma uno che spaventa meno gli elettori moderati non c’era?- farebbe meglio a occuparsi delle grandi questioni sociali anziché occuparsi di galateo istituzionale. E la smettano di difendere in tutto e per tutto una giustizia che, come dimostra l’episodio di Niguarda, non funziona e non tutela i cittadini, non solo il leader PDL.

 

Nella Smart city, per fare la carta di identità elettronica ci vuole un anno

lunedì, 13 maggio 2013

A leggere il portale del Comune , Milano sarebbe una Smart city, una citta’ nella quale tutti i servizi pubblici sono a portata di clic, una citta’ dove la pubblica amministrazione ha innovato le proprie procedure grazie all’utilizzo delle IT.

Se pero la carta d’identità vi sta per scadere e pensando di essere in una Smart city volete farvi fare la Carta di identità elettronica avrete subito una amara sorpresa: per avere il tesserino magnetico, sicuramente più comodo e in futuro anche in grado di gestire informazioni di carattere fiscale, sanitario etc, bisogna recarsi negli uffici di via Larga e prenotarsi. Poi sarete richiamati.

La chiamata dei Servizi anagrafici del Comune, se siete fortunati e vi rintracciano al primo colpo, vi darà appuntamento dopo 8 / 10 mesi. Alcuni , più sfortunati , hanno fatto la domanda a fine 2012 e gli e stato dato appuntamento a Dicembre 2013. Perche’? Perché delle 4 macchine che stampavano le cosiddette CIE, 3 si sono progressivamente rotte e oggi ne funziona solo una.

E’ chiaro pero’ che un Comune che discetta di Smart city, che fa bandi per le  start up, che promette Wifi gratis  per tutti non si occupa di banalità come la carta d’identita elettronica. E cosi rimarremo fra gli ultimi comuni con i documenti cartacei che non dialogano con le altre amministrazioni.

Alla fine quindi i ritardi di una amministrazione presuntuosa , ideologica e astratta li paghiamo noi

 

Milano città occupata. A chi tocca far rispettare la legalità?

mercoledì, 8 maggio 2013

Bisogna ringraziare il rettore della Statale , Gianluca Vago, perche’  ha ricordato a tanti uomini delle istituzioni che ogni tanto ci si può e ci si deve assumere delle responsabilità e far rispettare la legge. Certo se chiami la polizia per far sgomberare una libreria occupata illegalmente da facinorosi nessuno     In Italia ti loda sui giornali. Anzi passi per fascista o reazionario e sicuramente troverai tanti illuminati commentatori che ti insegneranno che bisogna prima cercare il dialogo . Il tema della legalità mobilita intellettuali, cinema, editoria e giovani a patto che i buoni e i cattivi siano sempre i soliti. Se contro la legge vanno no global e estremisti di sinistra, giovani viziati e figli di papa fuori corso allora bisogna cercare di comprendere, la politica deve farsi carico della domanda di socialita’ , le proteste benché illegali sono giustificabili e meritevoli di tanta benevola analisi sui media.

E mentre va dato atto del coraggio del Rettore, bisogna porsi una domanda. in questa città sono in corso molte occupazioni illegali di stabili privati e pubblici: da Macao che sta al macello a via Confalonieri, dal Teatro Manzoni a Via Vespri Siciliani per finire al Leoncavallo, ma che aspettano a intervenire la magistratura, il Questore e il Prefetto?

Le leggi sono chiarissime. Certo a farle rispettare contro i No global e i centri sociali non si fa carriera ne si diventa famosi, forse ci si becca pure qualche denuncia da qualche avvocato di Soccorso Rosso.

Ma se lo Stato non fa lo Stato potranno mai i cittadini avere il coraggio di opporsi ai mille soprusi, protervie, molestie, vandalismi che gli arroganti pseudo rivoluzionari mettono quotidianamente in atto.

Abbiamo escluso dall’elenco il Sindaco . Fatica inutile, sappiamo come la pensa e conosciamo quanto tempo i suoi collaboratori e consiglieri della sua maggioranza passano a mediare e a compiacere quei pezzi di sinistra per i quali occupare non e’ reato mentre la proprietà privata, quella si che e’ un  furto!

Ma chi rappresenta lo Stato non abbia timore del Sindaco e dei benpensanti dei giornali: almeno su questo punto la stragrande maggioranza dei Milanesi non e’ dalla loro parte ma vuole che lo Stato reprima ogni focolaio di violenza politica e danno o esproprio della proprietà pubblica e privata.

 

In piazza Scala monta la protesta. Aumentano le categorie che contestano Pisapia

martedì, 7 maggio 2013

Se il termometro della città fosse il numero di proteste che si registrano davanti al palazzo del potere comunale vorrebbe  dire che il’umore su Pisapia  e proprio cambiato. Negli  ultimi Lunedì la piazza ha ospitato i lavoratori di Amsa arrabbiati per la cessione del termovalorizzatore che hanno lasciato in dono un po di sacchi di spazzatura. Poi i lavoratori Sea sul cui capo pendono 700 licenziamenti. Quindi e’ stato il turno dei dipendenti di A2A che denunciavano un piano di esodi e cassa integrazione. A questi si sono aggiunti i dipendenti delle cooperative che gestiscono la sosta nelle strisce blu e i genitori degli alunni della San Giusto,

Ieri si sono presentate altre 2 categorie con numeri importanti in citta’: gli ambulanti ( che in città sono 5000) , e i dipendenti comunali che ammontano a 17000 unita’. Certo non erano tutti davanti Palazzo Marino ma per uno schieramento politico che da sempre considera la ” piazza” depositaria della volontà popolare e’ un segnale inquietante.

Eppure il Presidente del potente sindacato degli ambulanti, Giacomo Errico, non fa mistero di avere votato a sinistra. Ma fra il salasso del Canone Occupazione Suolo Pubblico ( Cosap ) , che e’ aumentato in media del 41 % da un anno all’altro per mano della sinistra e la rabbia per la massiccia indisturbata presenza di venditori abusivi in ogni angolo di cita hanno innescato la miccia.

Forse più clamorosa ancora la protesta dei sindacati dei dipendenti comunali che sono intervenuti in aula. Erano 14 anni che non rompevano le trattativeE’ stata come perdere giocando in casa nel calcio, poiché e’ ancora vivo il ricordo dei baci e delle speranze che avevano accompagnato Pisapia negli uffici di Via Larga.

Invece ieri i sindacati CISL, UIL, CUB e UGL prima hanno distribuito un volantino dove si raffrontavano gli stipendi che Pisapia ha assegnato ai suoi principali collaboratori : il Direttore Generale Davide Corritore percepisce 284.000 E lordi, uno stipendio  pari a quello di Angela  Merkel; il capo di Gabinetto Maurizio Baruffi arriva a 189.000 E come l’ex Segretario di Stato Hillary Clinton; infine il responsabile dei rapporti con la città , Gianni Confalonieri , prende prende 169.000 E lordi, quanto il premier  spagnolo Mariano Rajoy.

In aula poi l’affondo dei sindacati, un lungo elenco di accuse: 1. Troppe riorganizzazioni non migliorano la qualità dei servizi anzi abbassano l’efficienza della macchina.2 I teorici della concertazione sindacale arrivati al potere non hanno concertato nulla coi sindacati 3.Anziché sistemare centinaia di precari sono stati assunti con contratti a termine nuovi collaboratori per gli staff degli Assessori, determinando l’aumento di questa voce ; di spesa chi criticava lo spoyls sistem lo ha praticato su professioni di basso profilo 4. nella scelta dei dirigenti e delle posizioni organizzative ( i quadri ) la selezione e’ caduta sempre su signori iscritti alla CGIL.

Proprio cosi e’ stato messo a verbale, tra applausi del centrodestra e sguardi vitrei del centrosinistra. E il merito, la professionalita’ , le competenze di cui parlava la sinistra ? Niente paura  questi valori coincidono sempre con il possesso della tessera CGIL.

Duomino

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